Rilanciamo la notizia divulgata da Radio Popolare ed esprimiamo piena solidarietà  all’apicoltore che si è rifiutato di rimuovere uno striscione con il quale veniva richiesto di fermare il genocidio sionista a Gaza. Si tratta di uno striscione legittimo, finalizzato a veicolare – ha dichiarato Marco Borella all’emittente radiofonica – «un messaggio non di odio, ma l’invocazione per una pace immediata e una ‘giustizia giusta’» 

È l’assurda storia successa a Marco Borella, un apicoltore che al mercato di Desio, in provincia di Monza e Brianza, aveva esposto come ogni settimana sul suo banchetto del miele uno striscione con scritto sopra “Stop bombing Gaza, stop genocide”.Qualcuno però lunedì mattina ha chiamato i Carabinieri, che hanno intimato a Marco di togliere lo striscione, pena una multa da 430 euro per “propaganda politica non autorizzata”.

Lo striscione è rimasto al suo posto e Marco ha preso la multa.

Nei prossimi giorni farà ricorso contro questa sanzione, ma intanto la repressione ha già ottenuto un risultato: Marco rischia di prendere ogni volta una multa e per questo probabilmente non esporrà più lo striscione.

fonte: Radiopopolare