Domani, domenica 6 ottobre, si vota per le presidenziali in Tunisia. Elezioni che non lasciano dubbi sui risultati. Le vincerà sicuramente il presidente in carica, Kais Saied.
Non è stata solo una campagna mediatica sbilanciata, ma nel corso della stessa si sono svolte interferenze della magistratura addomesticata, a danno degli sfidanti. E come se non bastasse, è stata cambiata la legge elettorale a pochi giorni dal voto.
La commissione elettorale, infatti, ha scartato tre candidati sfidanti di peso che potevano erodere il voto al presidente. Inoltre, i tribunali hanno preso di mira uno degli sfidanti, Zammal, condannandolo in tre distinti processi, con la stessa pretestuosa accusa di falso in atto pubblico, a diversi anni di reclusione.
L’unica incognita in queste elezioni è l’affluenza alle urne. Nelle precedenti votazioni dell’era Saied non aveva mai superato il 23%.
Con la modifica della legge elettorale, i candidati esclusi non potranno fare ricorso al tribunale amministrativo, blindando così il risultato scontato di un rinnovo del mandato al neo tiranno che aveva scippato la rivoluzione dei gelsomini.