Domenica 6 ottobre si terrà la VIII edizione della Marcia della Pace della Romagna. La prima dopo le tre alluvioni che l’hanno flagellata.

Il mare di aiuti e di solidarietà spontanea e gratuita, in maggioranza giovanile, che si è riversato su queste terre è stato esemplare, ammirevole e ha dimostrato che l’altruismo è ben radicato e quando ne ha l’occasione, emerge e dilaga.

Per questi motivi, quest’anno, gli organizzatori hanno pensato di intitolarla: “Pace e solidarietà dalla Romagna alluvionata”. Perché questi valori prevarranno sicuramente, malgrado i venti di guerra soffino impetuosi.

La Marcia partirà a piedi dalla piazza antistante la Rocca di Forlimpopoli e terminerà a Bertinoro con prologhi in bicicletta da Forlì e da Cesena. Saranno gradite solo bandiere della Pace.

L’organizzazione è coordinata dal Centro Pace di Forlì, in collaborazione con il Centro Pace di Cesena. Contribuiscono anche Comuni e associazioni romagnole.

Perchè marciamo: 3 proposta concrete per non cedere alla logica del ricatto fra subire un’aggressione o reagire con le armi

1. Chiedere alternative concrete alla gestione dei conflitti, in modo nonviolento e non armato. Sostenere la proposta di legge che istituisce il Dipartimento per la Difesa Civile non armata e nonviolenta e l’Istituto di Ricerca sulla Pace e il Disarmo delineato dalla proposta di legge n. 3484 di iniziativa popolare presentata in Parlamento nel 2015 e incardinata per la discussione il 13.02.2017 dalle Commissioni Affari istituzionali e Difesa della Camera dei Deputati (per informazioni e dettagli vedi il sito: www.difesacivilenonviolenta.org).

2. Sostenere, a livello di Parlamento Europeo e negli organismi decisori dell’Unione Europea in tema di Difesa, la proposta di istituire e finanziare i Corpi Civili di Pace Europei proposta da Alexander Langer nel 1994, ripresa nel Rapporto Bourlanges/Martin adottato dal Parlamento Europeo il 17.05.1996, dalla Raccomandazione sui CCPE del Parlamento Europeo BA-0791/98 del 2.02.1999 e dallo Studio di fattibilità sui CCPE di Catriona Gourlay, Isis Europe, 2004 (Feasibility Study on The European Civil Peace Corps, author Catriona Gourlay, 2004 – www.isis-europe.org; www.berghof-handbook.net) e dal Rapporto finale sulla creazione dei CCPE, Channel Research, 2005 (Feasibility Study on the establishment of a European Civil Peace Corps – ECPC – Channel Research, www.channelresearch.com).

3. Chiedere al Governo Italiano che firmi e promuova il Trattato di Proibizione delle armi nucleari (TPNW) dell’ONU, entrato in vigore il 22.01.2021 (ICAN – International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, ha vinto il Nobel della Pace nel 2017

 

Centro per la pace