Le Fondazioni di origine bancaria sono organizzazioni non profit, private e autonome, nate all’inizio degli anni Novanta dalla riforma del sistema del credito.
Sono 86, differenti per dimensione e operatività territoriale, e intervengono in diversi campi dal welfare alla cultura, dall’innovazione all’ambiente, dall’educazione alla ricerca.
La missione delle Fondazioni è accompagnare lo sviluppo culturale, sociale ed economico delle comunità di riferimento e dell’intero Paese.
Il patrimonio contabile complessivo delle Fondazioni di origine bancaria ammonta a 41,2 miliardi di euro (+1,5%), pari all’85% del passivo di bilancio, in aumento di circa 623,5 milioni di euro (+1,5%) rispetto al 2022, i proventi complessivi nel 2023 sono stati 2.010,3 milioni di euro (+41,1%), la redditività lorda del patrimonio è salita al 4,9% (era il 3,5% nel 2022), l’avanzo di esercizio si attesta sui 1.313,9 milioni di euro (+45%).
Sono alcuni dei dati del 29° Rapporto annuale delle Fondazioni di origine bancaria, curato da Acri.
In particolare, le Fondazioni di origine bancaria hanno concesso 1.047,5 milioni di euro (+8,9%), miglior risultato degli ultimi 12 anni, con le erogazioni destinate al welfare che sono state pari a 360,5 milioni di euro (34,4% del totale)-
Le iniziative finanziate hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 21.981, con un importo medio di 47.654 euro.
A chi sono andate queste erogazioni? L’81,7% delle risorse erogate sono destinate a soggetti privati senza scopo di lucro, mentre il 18,3% vanno a soggetti pubblici.
In merito alla distribuzione percentuale delle erogazioni in relazione all’origine si rileva che oltre i 2/3 sono assegnati dalle Fondazioni su obiettivi prefissati (25,5% tramite bando, 40,8% progetti propri), solo il 33,7% sono in risposta a progetti presentati da terzi.
Dieci anni fa questa ripartizione era specularmente opposta e le erogazioni su progetti di terzi erano il 59,9%.
Questo dato evidenzia una tendenza delle Fondazioni a individuare precise strategie di intervento, selezionando lo strumento più adeguato (progetto proprio, bando, sostegno a richieste).
Per quanto riguarda la distribuzione delle erogazioni per settore di intervento, nel 2023 si confermano i sette settori da sempre prioritari.
Esaminando più dettagliatamente gli importi deliberati in ciascun settore, Arte, Attività e Beni culturali assorbe la quota più alta delle risorse, 251,2 milioni di euro (il 24% delle erogazioni totali).
Seguono: Volontariato, Filantropia e Beneficenza, a cui sono stati destinati 152,1 milioni di euro (14,5% del totale); Educazione, Istruzione e Formazione a cui vanno 115,8 milioni (11,1%); Ricerca e Sviluppo con un importo di 101,3 milioni di euro (9,7%); Sviluppo locale con 90,6 milioni di euro (8,7%); Assistenza sociale con 84,9 milioni di euro (8,1%); Salute pubblica con 54,2 milioni di euro (il 5,2% del totale).
I restanti settori, che insieme rappresentano il 4,2% sul totale degli importi erogati, ricevono complessivamente 44,5 milioni di euro.
Merita una riflessione differenziata il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che pesa il 6,6% sul totale delle erogazioni, ma non viene considerato nella precedente graduatoria perché linea di intervento “intersettoriale”, che incide su diversi settori.
Alla fine del 2023, dopo sette anni di attività, il Fondo, tramite l’impresa sociale Con i Bambini, soggetto attuatore individuato da Acri e partecipato al 100% da Fondazione Con il Sud, assegnando contributi per circa 425 milioni di euro, ha sostenuto 687 iniziative, coinvolgendo oltre 9.000 tra organizzazioni pubbliche e private, raggiungendo più di 500.000 minori svantaggiati in tutto il Paese.
Nel corso del 2023, inoltre, è proseguita l’attività del Fondo per la Repubblica Digitale, destinato a selezionare e finanziare progetti innovativi in grado di intercettare i bisogni di competenze digitali e di creare un concreto miglioramento delle condizioni lavorative delle persone coinvolte.
Il Fondo, il cui sviluppo interesserà il quinquennio 2022-2026, dovrebbe raccogliere risorse pari a circa 350 milioni di euro da parte delle Fondazioni di origine bancarie, assistite da un apposito credito d’imposta pari, mediamente, a circa il 70%.
Dall’avvio, sino al dicembre 2023, l’omonima Impresa sociale – creata e interamente partecipata da Acri – ha pubblicato, a valere sulle risorse del Fondo, quattro bandi e assegnato risorse a 75 progettualità per complessivi 34,5 milioni di euro, che saranno destinati a formare circa 13.200 beneficiari.
Infine, uno sguardo all’organizzazione delle Fondazioni: a fine 2023 gli occupati nelle Fondazioni erano 1.036, con una spesa complessiva di 77,8 milioni di euro (+4,7% rispetto al 2022).
Il 93% delle risorse umane delle Fondazioni è costituito da personale in organico, impiegato a tempo pieno nell’80% dei casi.
Riguardo alla presenza di genere, il personale femminile si attesta al 60% del totale degli occupati.
Anche nel 2023, l’alto grado di scolarizzazione del personale viene confermato: il 74% degli occupati è laureato.
E’ intanto in pieno svolgimento (dal 23 settembre al 1º ottobre) la campagna dal titolo “#unaltrapartita. Comunità in campo”, promossa da ACRI e Assifero in occasione della Giornata Europea delle Fondazioni.
Al centro dell’iniziativa lo sport sociale ed inclusivo e l’impegno delle fondazioni per garantire l’accesso all’attività sportiva ai giovani a rischio o in condizioni di povertà economica o educativa, agli anziani, alle persone con disabilità, ai detenuti, ai migranti: https://www.acri.it/un-altra-partita-comunita-in-campo/.
Qui per scaricare il Rapporto: https://www.acri.it/rapporto_annuale.