Lunedì 23 settembre alle 16, di fronte al Palazzo Civico di Torino e durante il Consiglio Comunale, si è svolto il presidio «Fermiamo le politiche devastatrici dell’Amministrazione comunale torinese» indetto dalla piattaforma di cittadini «No Todays al parco della Confluenza».
Al presidio hanno aderito numerose realtà torinesi che si battono per la difesa del territorio e che hanno contestato la continua speculazione dell’Amministrazione comunale su aree verdi e parchi — sottratti ai cittadini e alla fauna selvatica unicamente per fare cassa — e la dura repressione delle proteste democratiche e pacifiche.
È stato così per il parco della Confluenza, chiuso per tre settimane per il festival Todays e scelto principalmente sulla base di motivazioni di capienza quando venivano citate risibili giustificazioni come il panorama sulla basilica di Superga illuminata — visibile in realtà da tutta Torino — o la facile accessibilità attraverso mobilità dolce quando la ciclovia che attraversa il parco è stata chiusa e i parcheggi per bici sono stati resi noti solo successivamente alle prime serate.
I cittadini intervenuti hanno ricordato anche i numerosi attacchi alla vegetazione urbana avvenuti in passato, tra cui il taglio di interi viali alberati, la trasformazione di parte dell’isolone di Bertolla in pascolo, la chiusura del Po e del parco del Valentino per l’Eurovision o del parco Cavalieri di Vittorio Veneto per le ATP finals; in corso, come il taglio di centinaia di alberi al parco del Meisino o l’allestimento di una ruota panoramica ai giardini Ginzburg, e quelli previsti in futuro, come la cementificazione del parco Artiglieri da Montagna per costruire un ipermercato o l’edificazione di un ospedale in un’area verde con conseguente cementificazione di un’area a rischio di esondazione. Il tutto nella grande città più inquinata d’Italia in cui novecento morti l’anno sono attribuibili all’inquinamento causato dalle polveri sottili.
Gli interventi si sono interrotti per qualche minuto per l’arrivo della Consigliera regionale Alice Ravinale, contestata dai cittadini per il sostegno all’amministrazione torinese della sua lista, Sinistra Ecologista, ritenuta corresponsabile nella sostanza con le politiche del principale partito della maggioranza, il PD.
La piattaforma Notodays al parco della Confluenza ha concluso gli interventi rilevando che, incredibilmente, non sono stati ancora resi pubblici i risultati del monitoraggio acustico e faunistico dell’area colpita dagli effetti del festival Todays e ha ribadito che i cittadini continueranno a mobilitarsi fino a quando l’Amministrazione cesserà di utilizzare parchi o aree verdi pubbliche per i grandi eventi.
Hanno aderito al presidio: Gruppo spontaneo Alberi urbani; Circolo l’Aquilone Torino Legambiente; Case Occupate Zona San Paolo; Comitato Difesa del Parco della Pellerina; Associazione Ecopolis; Ecoresistenze per Cambiare Rotta; No TAV Torino e cintura; OSA Torino; OST Barriera; Potere al Popolo — Torino; Salviamo gli Alberi di Corso Belgio — Salviamo gli Alberi di Torino; Salviamo il Meisino; Salviamo il Paesaggio, Torino; Salviamo i prati; Toroller Collective; Un altro piano per Torino; USB Torino — Federazione del Sociale.
La protesta è stata preceduta da una lettera aperta inviata dal Comitato Notodays al parco della Confluenza all’Amministrazione e al Consiglio comunale di Torino già pubblicata su Pressenza.