Dal 16 al 22 di settembre 2024, persone da tutto il mondo stanno manifestando con un unico messaggio: “No denaro alle armi nucleari!”

Le armi nucleari sono gli unici ordigni esistenti capaci di distruggere tutte le forme di vita complessa presenti sulla Terra. Basterebbe meno dello 0,1% della potenza esplosiva dell’attuale arsenale nucleare mondiale per provocare un collasso agricolo devastante e una carestia generalizzata.

La decisione degli Stati dotati di armi nucleari di deviare risorse pubbliche, necessarie per l’assistenza sanitaria e altre priorità sociali urgenti, verso le armi di distruzione di massa è inconcepibile. Le armi nucleari producono conseguenze sanitarie per varie generazioni. Nemmeno chi sopravvive all’esplosione nucleare immediata riceve aiuti significativi in caso di catastrofe.

Come esempi tangibili e comprensibili sull’irrazionalità del costo degli armamenti nucleari, la Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari, promotrice della manifestazione globale, dà alcuni dati:

Un anno di spesa per le armi nucleari potrebbe…

  • Convertire più di 16,5 milioni di case all’energia solare.
  • Garantire un anno di acqua potabile e sanificazione per 1,2 miliardi di persone.
  • Dare lavoro a 1,5 milioni di professori di scienze alle scuole superiori.
  • Vaccinare 2 miliardi di persone contro il coronavirus.
  • Pagare un terzo dei costi di adattamento al cambiamento climatico nei Paesi in via di sviluppo.
  • Fornire, per 13 anni, alimenti a 45 milioni di persone che soffrono la fame.

In numeri assoluti, i nove Paesi che possiedono queste tipologie di armi sprecano 173.884 dollari al minuto, ovvero 2.898 dollari al secondo, per 12.121 testate nucleari.

A capo di questo sperpero ci sono gli Stati Uniti d’America con 51,5 miliardi di dollari, ovvero 97.983 dollari al minuto (o 1.663 al secondo), seguiti dalla Cina, che con un’erogazione cinque volte inferiore si avvicina ai 12 miliardi. Russia e Gran Bretagna, d’altra parte, gettano via più di otto miliardi di dollari per questo armamento infernale, seguiti dalla Francia con 6,1 miliardi.

L’India spreca 84 dollari al secondo nello sviluppo e nel mantenimento del suo arsenale nucleare, mentre milioni dei suoi abitanti patiscono la fame. Chiudono questa lista infame Israele, Pakistan e Corea del Nord, con circa un miliardo ciascuno.

Le uniche beneficiarie di tutto ciò sono le aziende che producono queste armi di distruzione di massa e i loro investitori. Tra le principali compagnie coinvolte in questa impresa favolosa e legale, ma assolutamente immorale, ci sono (in ordine alfabetico):

  • Airbus
  • BAE Systems
  • Bechtel
  • Bharat Dynamics Limited
  • Boeing
  • China Aerospace Science and Technology
  • Fluor
  • General Dynamics
  • Groupe REEL
  • Honeywell International
  • Huntington Ingalls Industries
  • Jacobs Solutions
  • L3 Harris Technologies
  • Leidos
  • Leonardo
  • Lockheed Martin
  • Northrop Grumman
  • RTX (formerly Raytheon Technologies)
  • Rostec
  • Rolls-Royce
  • Safran
  • Thales
  • Walchandnagar Industries Limited
  • Textron

Le armi nucleari ci colpiscono tutti, perciò tocca a tutti noi opporci alle assurde somme di denaro sprecate per le armi nucleari. Ed è ora che tutti ci schieriamo, assieme.

(Informazioni fornite da ICAN Week of Action)

Traduzione dallo spagnolo di Mariasole Cailotto. Revisione di Michele Nicoletti.