“Diva Futura”, film di Giulia Louise Steigerwalt in corsa a Venezia per il Leone d’oro, si basa sul libro di Debora Attanasio, “Non dite a mamma che faccio la segretaria” che, pur sognando di diventare giornalista, rimase per nove anni impiegata presso l’agenzia omonima fondata nel 1983 da Riccardo Schicchi e Ilona Staller. Con il suo libro pubblicato nel 2013 da Sperling & Kupfer, Attanasio è diventata celebre e ha coronato il suo sogno, perché oggi scrive su Marie Claire.

La storia portata sullo schermo da Giulia Louise Steigerwalt incuriosisce perché indaga un ambiente umano e di lavoro del quale era difficile raccontare e del quale si sa molto poco – non a caso la testimonianza da cui parte ha il titolo “Non dite a mamma che faccio la segretaria” sottinteso di un innominabile –  ma la sensazione è che il film sia costruito attraverso un filtro “flou” che mitighi le imperfezioni umane.

“Diva futura” racconta l’avventura di Riccardo Schicchi, primo imprenditore dell’hard in Italia, che negli anni Ottanta  scombussolò il costume lanciando le pornostar Cicciolina, Moana Pozzi, Eva Henger, al punto che Ilona Staller, in arte Cicciolina, candidata nelle fila del Partito Radicale, venne eletta alla Camera dei Deputati. Schicchi è interpretato da Pietro Castellitto, con occhi più serafici e innocenti di quelli che ricordiamo nel personaggio reale.

Vediamo uno Schicchi gentile con tutti, in particolar modo con le donne che chiama “signorina” e grande amante degli animali. Un uomo per nulla interessato al sesso, ingenuo nella gestione del danaro, innamorato della moglie e mosso soprattutto dalla vocazione di portare la rivoluzione sessuale in Italia e nel mondo. Fermo nel condannare ogni forma di violenza nell’erotismo. Più alfiere delle libertà che manager disinibito.

All’inizio di sicuro Diva Futura fu un’impresa economica senza eguali: i guadagni raggiunsero cifre esorbitanti e le pornostar  andarono sempre più spesso in  tv. Il mito della grandezza fu la spinta che certamente diede la carica a ciascuno. Giulia Louise Steigerwalt non indaga a fondo la psicologia di chi desidera essere portato sugli scudi ad ogni costo, pur se gli aspetti difficili del mestiere vengono ugualmente alla ribalta attraverso i fatti: il desiderio inconscio delle dive di essere qualcosa di più di un corpo, l’inserimento mancato in altre professioni a causa di ingenuità e truffe furono motivi di grande infelicità.

La regista sembra soprattutto mettere in discussione il perbenismo e il moralismo dei più e mira a rendere simpatici i personaggi di cui racconta: ritraendoli affettuosi in famiglia, con aspirazioni assai “normali” e rispettosi della gente.  Qualsiasi ammiccamento erotico è lasciato da parte, i nudi sono giustificati e casti. “Diva Futura” è interessante per conoscere un pezzo della storia del costume del nostro Paese e se la sensazione è che la realtà sia narrata in superficie, possiamo sempre immaginarla “tra le scene”.

Data di uscita: Non definita
Genere: Drammatico
Anno: 2024
Regia: Giulia Steigerwalt
Attori: Denise Capezza, Lidija Kordic, Barbara Ronchi, Pietro Castellitto, Tesa Litvan, Davide Iachini, Beatrice Puccilli, Marco Iermanò, Paolo Ricci
Paese: Italia
Durata: 120 minuti
Distribuzione: PiperFilm
Sceneggiatura: Giulia Steigerwalt
Fotografia: Vladan Radovic
Montaggio: Gianni Vezzosi
Musiche: Michele Braga
Produzione: Groenlandia, PiperFilm con Rai Cinema