Le autorità italiane ci hanno ordinato di portare le 289 persone soccorse dalla Sea Watch 5 a Civitavecchia, distante più di 953 km e almeno a tre giorni di navigazione. Un minore è già stato evacuato via elicottero dalle forse armate di Malta poiché non avrebbe retto il lungo viaggio.
Assegnare Civitavecchia significa prolungare le sofferenze dei sopravvissuti, condannandoli a un viaggio lungo e inutile. Con il “gioco” dei porti distanti il governo italiano tenta di intralciare l’operato delle ONG, ma a pagarne le conseguenze sono sempre i più deboli.