Mahmoud Hussein, l’attivista egiziano che durante una protesta pacifica aveva indossato una maglietta con la scritta “Per una nazione senza la tortura”, è tornato in libertà.

Era stato condannato a tre anni di carcere il 26 giugno, proprio nella Giornata internazionale dedicata alle vittime della tortura. Sommando il periodo trascorso in detenzione preventiva dall’ultimo arresto a quello passato in prigione dopo la condanna, è stato scarcerato il 26 agosto.

Mahmoud Hussein era stato già arrestato il 25 gennaio 2014, al termine di una manifestazione pacifica per ricordare la caduta del regime di Hosni Mubarak, deposto tre anni prima. In quell’occasione, aveva indossato una maglietta con la succitata scritta e una sciarpa col logo della Rivoluzione del 25 gennaio 2011.

Aveva trascorso due anni in detenzione preventiva arbitraria prima di essere scarcerato su cauzione, a seguito di una campagna globale in suo favore. Durante la detenzione, funzionari dell’Agenzia per la sicurezza nazionale lo avevano sottoposto a maltrattamenti e torture, tra cui pestaggi e scariche elettriche sulle mani, sulla schiena e sui testicoli.