Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa del Coordinamento dei Comitati Sardi contro la speculazione energetica, diffuso dopo l’incontro del 21 agosto con l’Assessore regionale Francesco Spanedda.
In data 21 agosto 2024 i delegati del Coordinamento dei Comitati Sardi contro la speculazione energetica nelle persone di Giuliano Urgeghe, Marco Pau e Antonio Muscas, su invito dell’Assessorato degli Enti Locali hanno preso parte all’incontro organizzato dall’Assessore Francesco Spanedda avente in oggetto: “Definizione Aree Idonee”.
L’incontro che il Coordinamento prevedeva fosse preliminare alla costituzione di una cabina di monitoraggio, aveva in realtà la sola finalità di audire una tantum i convenuti al fine di raccogliere osservazioni e suggerimenti relativamente all’individuazione delle Aree Idonee così come stabilito dal decreto Fratin. A questo primo incontro seguiranno altri incontri territoriali con le stesse modalità.
Alla luce dei fatti, i rappresentanti hanno fatto presente di non essere disponibili a collaborare in questa forma.
Poiché le problematiche da affrontare sono numerose e non possono risolversi in una esposizione di pochi minuti, hanno fatto presente la necessità di costituire dei tavoli di lavoro permanenti per affrontare la transizione ecologica – di cui quella energetica rappresenta solo un aspetto – che si occupino di diverse tematiche, con priorità, tempistiche e scadenze diverse.
Ribadiamo la necessità e la disponibilità a lavorare all’elaborazione di un Piano Strategico per la Sardegna in cui si delineino una partecipata e attenta pianificazione per il territorio. Piano Strategico da cui discenda un’analisi dei fabbisogni energetici e conseguentemente un piano energetico.
Capiamo l’impellenza di lavorare all’individuazione delle aree idonee – le quali, a nostro avviso devono essere individuate prioritariamente nelle coperture degli edifici e, laddove non arrechino ulteriore danno, nelle superfici già impermeabilizzate – ma riteniamo indispensabile aprire una vertenza con lo Stato italiano per rimettere in discussione quelle che a tutti gli effetti sono delle imposizioni che non hanno nessuna valenza logica per il nostro territorio, ci sottraggono competenze e ledono i nostri diritti. Contestiamo il tetto dei 6,2 GW di nuova potenza rinnovabile imposti alla Sardegna, contestiamo l’impossibilità di essere realmente protagonisti e partecipi della transizione ecologica, rivendichiamo il diritto di decidere per noi stessi e per il nostro futuro, contestiamo la mancata programmazione energetica, ove non si conoscono i piani di dismissione di tutte le centrali a combustibile fossile e in cui restano in piedi tutti i progetti di metanizzazione dell’isola.
Alla presidente Todde, alla Giunta e al Consiglio Regionale chiediamo il blocco immediato di tutti i progetti già approvati e dei progetti infrastrutturali compreso il Tyrrhenian link, l’impugnazione degli ultimi decreti, che riteniamo anticostituzionali e lesivi dei nostri diritti, e l’apertura di una vertenza con lo Stato per la riscrittura degli accordi finalizzati a restituire poteri e dignità a tutta la Sardegna nel rispetto dello statuto della regione autonoma.
A tale scopo è convocata una Manifestazione per il giorno 30 agosto 2024 a Cagliari a cui sono invitati tutti i nostri rappresentanti istituzionali, le associazioni e le organizzazioni sociali tutte.
Cagliari, 23 Agosto 2024
Coordinamento dei Comitati Sardi contro la speculazione energetica