È il tycoon britannico Mike Lynch una delle sette vittime del naufragio della super barca a vela di 56 metri Bayesian, avvenuto la mattina di lunedì 19 agosto alle 5, davanti al porto di Porticello (Pa).
Lo yacht affondato è di proprieta della moglie di Mike Lynch, Angela Bacares, una dei sei passeggeri salvatasi dal naufragio. Il nome Bayesian fu scelto proprio da Mike Lynch in riferimento al teorema di Thomas Bayes per il calcolo delle probabilità, utilizzato per realizzare i software della società informatica Autonomy fondata dall’imprenditore dell’hi-tech nel 1996.
Mike Lynch due mesi fa era stato assolto dall’accusa di truffa miliardaria contro la HP (Hewlett Packard), dopo un interminabile processo durato 13 anni, ed aveva evitato una condanna a 25 anni di carcere.
Fra le altre vittime ci sono Chris Morvillo, capo del Team legale che ha portato all’ assoluzione di Lynch, con sua moglie, e il presidente della Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer (con sua moglie), la cui testimonianza è stata fondamentale per l’assoluzione di Mike Lynch. La sesta vittima è la figlia di Mike Lynch. Il cuoco è l’unica vittima dell’equipaggio.
Mike Lynch aveva organizzato una crociera da nababbo, su una delle barche a vela più grandi e moderne del mondo, per festeggiare proprio l’assoluzione nel processo che lo vedeva accusato per frode nei confronti della Hewlett Packard.
Negli ultimi anni il nome del «Bill Gates britannico» è stato indissolubilmente legato a uno dei casi legali più complessi e controversi, strettamente connesso alla sua società di software Autonomy. Con “Autonomy”, Mike Lynch si è trovato al centro di una intrigata rete di connessioni con alta finanza, intelligence e avvocati londinesi, che ha influenzato lo sviluppo del processo legale.
La Autonomy venne quotata a Bruxelles nel 1998 e il rapido successo portò allo sbarco alla Borsa di Londra, dove entrò a far parte delle principali società del Regno Unito. Fino alla vendita nel 2011 per 11,1 miliardi di dollari al colosso americano Hewlett-Packard (Hp).
Ma soltanto l’anno successivo alla vendita la stessa Hp aveva dovuto dichiarare una svalutazione di circa 8,8 miliardi di dollari di Autonomy per errori e rappresentazioni non veritiere della situazione economica e finanziaria della società che aveva appena comperato.
Da quel momento venne consolidandosi la base della successiva accusa di frode mossa nei confronti di Mike Lynch. L’accusa fu che avesse alterato i dati economici per concludere la vendita in modo molto vantaggioso. Così cominciò una vicenda giudiziaria dove Lynch si è scontrato con le autorità britanniche e americane a seguito dell’acquisizione di Autonomy da parte di Hewlett-Packard (HP).
Sul fronte civile l’Hp all’Alta Corte di Londra nel 2022 aveva vinto una causa multimiliardaria per frode dimostrando che erano stati gonfiati artificialmente i conti dell’azienda al fine di spingere la società statunitense ad acquisirla. Su quello penale Lynch è stato addirittura estradato dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti per affrontare un difficilissimo processo a San Francisco con ben 15 capi d’imputazione.
Lo scorso giugno il processo si è concluso e Lynch, difeso da Chris Morvillo, è stato alla fine assolto da tutti e 15 i capi d’accusa che pendevano su di lui. A testimoniare in suo favore, anche il presidente della banca d’affari Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, uno dei sei dispersi del Bayesian.
Quello che dà da pensare è che in rada a Porticello il 19 agosto c’erano altre imbarcazioni e che il Bayesian (giudicata inaffondabile) sia l’unica imbarcazione affondata, tanto che un’altra barca a vela, ancorata nelle vicinanze, ha potuto prestare i primi soccorsi agli ospiti del natante colato a picco. Cosa strana per un gioiello della cantieristica. Altra cosa strana è che il Bayesian, che ha l’albero maestro più alto del Mondo di ben 72 metri d’altezza, in una giornata di forte vento, aveva la deriva mobile sollevata, il che rendeva lo yacht molto instabile.
Fatto ancora più strano è la morte dell’ex top manager Stephen Chamberlain, coimputato con il magnate britannico Mike Lynch nel processo per frode sulla vendita di Autonomy a Hewlett-Packard.
Chamberlain, ex vicepresidente finanziario dell’azienda, era stato accusato di aver gonfiato artificialmente i conti di Autonomy al fine di spingere il colosso americano Hewlett-Packard al suo acquisto.
Stephen Chamberlain è deceduto lo scorso sabato 17 agosto nella contea di Cambridgeshire, in Inghilterra, dopo essere stato investito da un’auto mentre faceva jogging.
Ci sono un po’ di stranezze in queste storie, sembra quasi un thriller di Agatha Christie: nel giro di 48 ore perdono la vita tutti i protagonisti di una vicenda di frode di diversi miliardi di dollari contro un colosso mondiale dell’elettronica e dell’informatica (la Hewlett Packard).
Il destino si abbatte sul tycoon Mike Lynch, sul suo vice Stephen Chamberlain, sull’avvocato Chris Morvillo che ha condotto vittoriosamente il processo contro la HP, sul finanziere Jonathan Bloomer, che è stato fondamentale per l’assoluzione di Mike Lynch.
A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.