AssopacePalestina è da molti e molti anni impegnata con il Coordinamento dei Comitati Popolari della lotta nonviolenta palestinesi contro il muro e l’occupazione. Creati nel 2004 si sono diffusi a partire da Bi’lin nei vari villaggi dove la terra veniva confiscata per far posto al muro di annessione coloniale e dell’apartheid israeliano. 

Oggi lanciano, insieme ad altre forze palestinesi,  la campagna per la difesa dei civili dagli attacchi dei coloni e dell’esercito israeliano. Vi invio qui sotto il loro documento.

AssopacePalestina ha risposto positivamente all’appello coinvolgendo altre realtà,per formare un comitato italiano che si impegni ad inviare volontari per proteggere i civili palestinesi. Ad ora hanno aderito, Arci, PaxChristi, Mediterranea , un Ponte per, Spintimelab, Gaza FreeStyle, Cospe e altri, oltre a singoli attivisti. 

La situazione è molto difficile in Cisgordania, mentre a Gaza sono in atto genocidio e pulizia  etnica, nella West Banck le demolizioni di case e interi piccoli villaggi sono  all’ordine del giorno, arresti , uccisioni, e da ultimo l’ammissione di annessione della Cisgiordania ad Israele fatta dal ministro Smotrich.

Il Coordinamento palestinese ha lanciato l’appello il 9 Luglio in una conferenza che si e’ tenuta a Ramallah, alla quale hanno partecipato dall’ Italia diversi partecipanti, tra i quali, online Stefania Ascari e Arturo Scotto parlamentari e Luisa Morgantini già Vice Presidente del Parlamento Europeo nonché presidente di AssoPacePalestina.

Non potremo fare grandi carovane o organizzare grandi gruppi come facemmo con Action for Peace nella seconda Intifada, formeremo gruppi che andranno principalmente nell’area C, Masaffer Yatta, Jordan Vally e altri villaggi sotto frequenti attacchi e violenze da parte dei coloni e dell’esercito israeliano.  Sara’ necessaria una formazione per chi deciderà di recarsi come Human rights defenders in Palestina, molto determinata che faremo sia qui che in Palestina all’arrivo dei gruppi. 

L’ adesione all’appello è rivolta a quelle associazioni o organizzazione che si impegneranno a  trovare volontari per la presenza attiva in Palestina

 Se volete aderire a Faz3a. Italia o avere ulteriori informazioni, scrivete  faz3a.italia@gmail.com   tel. 3483921465

Un abbraccio solidale

Luisa Morgantini

AssoPacePalestina 

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Venite in Palestina per unirvi alla lotta contro la violenza israeliana in Cisgiordania

Un appello alla presenza protettiva internazionale – FAZ3A

“Inviamo una forza che si interponga tra i palestinesi e gli israeliani […]. Questa è la cosa che si dovrebbe fare, fare in modo che in attesa del ritiro militare dai territori occupati, ci sia un riparo tra i palestinesi e i coloni armati e l’esercito.”  

Francesca Albanese

Oltre al genocidio a Gaza, i palestinesi in Cisgiordania stanno vivendo un’impennata senza precedenti di attacchi violenti e abusi perpetrati sia dai coloni che dall’esercito israeliano, che spesso lavorano in collaborazione. La situazione sul campo è critica, perché si tratta della completa pulizia etnica di almeno 18 comunità palestinesi in Cisgiordania dal 7 ottobre, allontanate dai loro luoghi di residenza dalla violenza combinata di coloni e militari israeliani. Abbiamo bisogno del vostro aiuto.

Faz3a (pronuncia Faz’a) è una campagna internazionale di protezione civile ben organizzata, richiesta e guidata da una coalizione palestinese apartitica, appoggiata dall’intero spettro politico palestinese. La campagna è finalizzata a fornire protezione ai palestinesi sotto forma di azioni di base sul campo, basandosi sulla lunga tradizione ed esperienza di un lavoro simile in Cisgiordania.

Il nostro obiettivo è quello di reclutare volontari internazionali per fornire protezione diretta ai civili palestinesi che affrontano la violenza e gli attacchi dei coloni israeliani, nonché per monitorare, documentare e denunciare le violazioni dei loro diritti.

A partire dal 9 luglio, i volontari saranno sottoposti a due giorni di formazione intensiva in Cisgiordania, che comprenderà l’orientamento, i diritti e gli obblighi legali, i principi e le tattiche di intervento nonviolento e di de-escalation, le pratiche di documentazione efficace e l’adesione alla leadership palestinese e alle esigenze della comunità locale. Dopo la formazione, i volontari saranno dislocati nelle comunità minacciate e potranno anche essere mobilitati per far fronte alle emergenze, a seconda delle necessità.

La campagna fornirà alloggio e cibo a prezzi sovvenzionati a livello locale, ma i volontari dovranno finanziare il proprio soggiorno o raccogliere fondi in modo indipendente. Anche i costi di viaggio in Cisgiordania potrebbero non essere coperti dalla campagna. Sebbene la sicurezza dei volontari sia una priorità assoluta, la gravità della situazione non consente a Faz3a di garantire la sicurezza in un ambiente in rapido cambiamento.

Si consiglia che i volontari si impegnino per un soggiorno minimo di due settimane, ma siamo favorevoli a un impegno più a lungo termine a causa della rilevante quantità di formazione richiesta da questo tipo di lavoro.  Coordinamento Comitati per la lotta popolare.