Ramallah, 24/07/2024

La Commissione per gli affari dei detenuti e degli ex-detenuti ha dichiarato che i prigionieri del carcere di Ofer vivono in condizioni di salute critiche, e soffrono realmente la fame.

In un suo comunicato del 24 luglio, la commissione ha aggiunto che il cibo offerto ai detenuti nelle carceri di Ofer è pessimo sia per quantità che per qualità, per questo i loro corpi sono debolissimi, e più facilmente penetrabili dagli agenti patogeni. Continuano così i crimini perpetuati attraverso l’intenzionale mancanza di assistenza sanitaria, e con la privazione di vestiti, prodotti per la pulizia, e beni essenziali, a cui i detenuti devono sottostare.

Gli avvocati della commissione sono riusciti a far visita ai detenuti Yazen Ghanim e Sohaib Hamamara della provincia di Betlemme, Anis ‘Ubaida e Munhid Hagigi della provincia di Ramallah e al-Bireh, e Abd al-Jabbar Jarrar della provincia di Jenin. Stando a quanto riportato dagli avvocati, la commissione ha riferito che tutti i prigionieri delle carceri sono stati vittime di percosse e maltrattamenti sia durante la detenzione che durante il loro trasporto dai centri detentivi alle carceri. I detenuti sono stati vittime di qualsiasi tipo di tortura, e tutto questo è visibile sui loro corpi, flagellati da fratture, tagli ed escoriazioni.

La commissione ha espresso la sua preoccupazione per le condizioni estremamente pessime dei centri detentivi e delle carceri, davanti alla totale indifferenza delle organizzazioni internazionali, le quali si accontentano di seguire gli aggiornamenti sulle questioni legate ai detenuti solo tramite i report delle organizzazioni per la tutela dei loro diritti, e tramite i social media.

A metà del mese, Khaled Muhajana, avvocato della commissione, aveva riportato delle testimonianze terrificanti, raccolte durante la sua visita al carcere di Ofer, sulle condizioni dei detenuti provenienti dalla striscia di Gaza. L’avv. Muhajana ha riferito che alcuni detenuti di Ofer hanno subito abusi sessuali, dopo essere stati denudati, e di aver ricevuto percosse in punti sensibili dei loro corpi; questi detenuti attualmente soffrono condizioni di salute fisica e mentale durissime.

L’avvocato ha aggiunto che i cani-poliziotto attaccano i detenuti e li azzannano, mentre questi hanno le mani legate dietro la testa; e in seguito, i detenuti vengono bendati e picchiati.

Muhajana ha sottolineato che in quella struttura ci sono più di 100 detenuti malati e feriti lasciati senza cure, in una situazione di grave sovraffollamento nelle celle, dove le pareti in cemento impediscono la ventilazione e lo spazio è in media di 5 metri quadrati, e ci sono le reti di ferro senza materassi né coperte. Normalmente in ogni cella sono detenute circa 25 persone, e la maggior parte di queste dorme per terra.

È risaputo che i prigionieri mangino ammanettati, e che ogni giorno ognuno di loro ha diritto ad un solo pasto che consiste in 100 grammi di pane, un cetriolo o un pomodoro e una piccolissima quantità di latte. Si sa, inoltre, che i bagni presenti all’interno della stessa cella sono monitorati costantemente da telecamere,  e possono essere usati solo per un minuto.

Parlando dei detenuti, Muhajana ha aggiunto che il carcere di Ofer ha due reparti per le torture, che non sono visibili ai detenuti mentre i loro compagni vengono torturati. Tuttavia si possono sentire le urla, e recentemente l’esercito di occupazione ha attaccato tutti i prigionieri di Ofer, causando loro numerose fratture agli arti.

L’avvocato ha anche riferito che uno dei prigionieri trasferiti dal campo militare di Sidih Timan al carcere di Ofer ha perso la vita dopo il rifiuto dei soldati israeliani di dargli le cure necessarie.