La protezione civile palestinese ha dichiarato il quartiere Shejaie, a Gaza città, zona non abitabile, a causa delle distruzioni provocate dai bombardamenti aerei e delle demolizioni compiute dai soldati con carri armati e bulldozer. “L’esercito occupante, dopo due settimane di intervento di terra nel quartiere, ha raso al suolo l’80% delle costruzioni, tra le quali un ambulatorio sanitario che forniva servizi a 65.000 persone”.

Un rapporto dell’OCHA (l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari) al Segretario Generale dell’ONU mette in evidenza “la situazione insopportabile nella quale è stata condotta la popolazione civile a causa dei continui ordini di sfollamenti (emessi dall’esercito israeliano) e dei combattimenti. Una delegazione internazionale ha visitato la zona ed ha registrato il collasso generale subito dal sistema di protezione e assistenza ai civili intrappolati”.

L’associazione italiana Fonti di Pace ha consegnato al Palestinian Medical Relief Society di Gaza un carico di latte in polvere, una merce rara e preziosa per il sostentamento dei neonati. L’operazione di distribuzione è iniziata immediatamente da parte dei volontari palestinesi.

Nel comunicato, FdP scrive: “Le madri partoriscono in condizioni difficili e dopo una gravidanza piena di sofferenze, con scarsa alimentazione e nutrimento inadeguato per loro e per i figli. Dopo il parto i neonati hanno bisogno di sostegno alimentare vitaminico, dato che tante madri non riescono ad allattare i loro figli. Il latte in polvere può sopperire alle necessità alimentari del neonato”. (Per contribuire al sostegno di questa operazione umanitaria, leggi QUI)