Di Carlos Rossique

A partire dal 1° luglio e parallelamente alla Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, lanciamo una Macro-consultazione globale sul futuro delle relazioni internazionali nel mondo.

Oggi si parla molto di rigenerazione democratica, ma non è altro che un eufemismo, poiché i partiti al potere non mettono in atto nuove forme di partecipazione per garantire che la volontà del popolo si rifletta in modo più continuo e reale nelle decisioni dei governi. La democrazia rappresentativa formale viene lasciata in uno stato arcaico e anacronistico, praticamente lo stesso che era nel XIX secolo, e che è in evidente disaccordo con le possibilità offerte oggi dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Si parla anche di altri usi delle tecnologie, come l’IA (Intelligenza Artificiale) che, per non essere pericolosi, dovrebbero essere allineati con i valori e gli obiettivi umani. Questo ci porta a un interessante bivio che ci consiglia di definire con precisione quali sono gli obiettivi e i valori degli esseri umani a livello globale.

Se parliamo di volontà generale, siamo certi che il 90% della popolazione mondiale sarebbe d’accordo sul fatto che le prime priorità degli esseri umani come specie sono quelle di porre fine alla fame e alle guerre, il che richiede meccanismi per raccogliere questa volontà generale. E se la volontà politica dei governi non coincide con queste priorità e mandati dei popoli, che per la maggior parte sono pacifici, allora bisogna ripensare e rifondare le strutture globali, come ad esempio le Nazioni Unite – diventate praticamente inutili e scomparse negli ultimi conflitti bellici.

Senza l’espressione della volontà popolare, in gran parte pacifica e nonviolenta, senza l’aggregazione organizzativa di queste volontà e priorità, corriamo il rischio dell’autodistruzione, della miseria e dell’impoverimento generalizzato, se non del degrado ecologico che chiuderà il futuro alle generazioni a venire. Forse dobbiamo iniziare a denunciare la violenza come una malattia e chiamare malati patologici coloro che promuovono le guerre e, per di più, si arricchiscono con esse.

Come partecipare a questa macro-consultazione?

Il sondaggio si trova sul sito https://lab.consultaweb.org/WM ed è composto da 16 domande a cui si risponde indicando il grado di consenso. Infine, vengono raccolti nella lingua in cui si è risposto al sondaggio, la data di nascita dell’intervistato e la sua nazionalità. Quando si partecipa al sondaggio è utile attivare l’opzione che consente la geolocalizzazione per fornire dati geografici globali.

Coloro che lo desiderano, possono rispondere al sondaggio in una lingua diversa dallo spagnolo. In alto a destra è presente l’icona di un piccolo libro e il testo “Traducir/Translate/Traduire”, che permette di accedere a un documento in formato pdf che spiega come svolgere il sondaggio praticamente in qualsiasi lingua grazie alla traduzione automatica (il documento esplicativo è per ora disponibile in spagnolo, inglese e francese, ma speriamo di poterlo includere presto in altre lingue).

Nota tecnica: per evitare doppioni e abusi, è importante ricordare che le risposte non possono essere raccolte più di una volta dallo stesso computer e/o dallo stesso browser.