Venerdì 21 giugno il Ministero degli Esteri dell’Armenia ha rilasciato una dichiarazione in cui annuncia il riconoscimento dello Stato di Palestina. Nella nota ministeriale, si legge che il riconoscimento intende riaffermare “l’impegno [dell’Armenia] nei confronti del diritto internazionale e dei principi di uguaglianza, sovranità e coesistenza pacifica dei popoli”, e che il Paese appoggia la soluzione dei due Stati, che viene descritta come “l’unico modo per assicurare che sia i palestinesi che gli israeliani possano realizzare le proprie legittime aspirazioni”. Con l’annuncio di ieri Erevan si aggiunge così alla lista Paesi che già riconoscono la Palestina, che da dopo l’escalation del 7 ottobre sta sempre più allungandosi.
La dichiarazione dell’Armenia apre con una descrizione della “catastrofica situazione umanitaria a Gaza“, descrivendo il conflitto militare in corso in questo momento in Palestina come una delle “principali questioni dell’agenda politica internazionale che richiedono una soluzione”. Nella prima parte del comunicato, il Ministero degli Esteri di Erevan condanna le azioni di violenza sulla popolazione e gli attacchi mirati sulle infrastrutture civili, e chiede inoltre un “rilascio incondizionato” degli ostaggi. La nota passa poi a spiegare la posizione dell’Armenia rispetto al quadro internazionale, ripercorrendo i passi compiuti dal Paese negli ultimi mesi, a partire dalla ratifica della risoluzione ONU per un cessate il fuoco a Gaza, per arrivare fino a una esposizione delle proprie idee riguardo alla soluzione dei due Stati. Alla luce di tutte queste considerazioni, la nota chiude annunciando che “la Repubblica dell’Armenia riconosce lo Stato di Palestina”.
Con il comunicato di ieri, Erevan si aggiunge alle più recenti ratifiche di riconoscimento rilasciate dai Paesi europei di Spagna, Irlanda e Norvegia, e risponde positivamente alla risoluzione approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU che raccomanda al Consiglio di Sicurezza e agli altri Stati membri delle Nazioni Unite di “riconsiderare favorevolmente” la piena adesione della Palestina all’organo internazionale.
A oggi circa i tre quarti degli Stati membri dell’ONU riconoscono la Palestina, principalmente Paesi siti in America Latina, Africa, Asia, ed Europa orientale. Pochi sono invece gli Stati dell’UE a riconoscere formalmente la Palestina. Per quanto riguarda l’Unione Europea, a oggi, senza contare le più recenti aggiunte, sono otto gli Stati comunitari a farlo, mentre Malta le riconosce il diritto ad avere uno Stato senza attribuirle un’entità territoriale specifica, nonostante si sia mossa per farlo. L’Italia, invece, non riconosce la Palestina e si limita ad avere un ufficio consolare a Gerusalemme.