La terza edizione del Festival si terrà dal 18 al 22 giugno al Parco del Torrione a Roma, in via Prenestina 73

Conflitti internazionali e precarietà abitativa. Carceri, diritti Lgbtqia, aborto e movimenti femministi. Ambiente e repressione. Dall’Ucraina a Gaza, passando per il Maghreb, fino a Roma. Questi i temi della terza edizione del Festival e d’inchiesta e reportage giornalistico (FIRE) organizzato dal collettivo Centro di giornalismo permanente a Roma, nel quartiere Pigneto, dal 18 al 22 giugno 2024. Cinque giorni di dibattiti, mostre fotografiche, workshop gratuiti ed eventi con traduzione in Lingua italiana dei segni.

Il Festival si terrà al Parco del Torrione in via Prenestina 73, in collaborazione con il circolo Arci Sparwasser, A Buon Diritto e Irpi Media.

Sul palco quest’anno anche ospiti internazionali: Lamine Benghazi, responsabile del programma Giustizia e Stato di diritto di Avocats Sans Frontières (ASF) in Tunisia; il giornalista palestinese Safwat Khalout, rientrato in Italia da Gaza pochi mesi fa, il direttore esecutivo di +972 Haggai Matar e la direttrice del Khanenko Museum di Kyiv Yulia Vaganova;

Tra le giornaliste e i giornalisti presenti Chiara Cruciati (il manifesto), Costanza Spocci (Radio3), Giulia Siviero (Il Post), Paola Caridi, Chiara Avesani (Presadiretta), Veronica Fernandez (RaiNews), Daniele Raineri (La Repubblica), Luca Chianca (Report).

Tutti gli eventi serali, a partire dalle 20:30, saranno tradotti simultaneamente in lingua italiana dei segni.

Il programma

Fire inizia il 18 giugno alle 18:30 con “Un altro fotogiornalismo. Le storie dietro le notizie”, la presentazione delle mostre diffuse con le autrici e gli autori Natàlia Alana, Valerio Muscella, Daniela Sala e Giovanni Culmone. Alle 20:30 si parla di Nord Africa, con giornalisti e inviati esperti del tema che si interrogheranno sui profondi cambiamenti in corso negli ultimi anni, tra repressione e resistenza.

Mercoledì 19 giugno si riparte alle 18:30 con un incontro sulla questione del caro affitti e della precarietà abitativa a Roma, dando voce alle realtà sociali del territorio. Alle 20:30, invece, un dibattito sul carcere e la vita delle persone LGBTQIA recluse, con Mauro Palma, già Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, testimonianze e associazioni che si occupano del tema

Giovedì 20 è il turno della mostra fotografica “Senza Segnale” che racconta alcuni dei territori più periferici del paese, dimenticati dai media. Poi spazio alla proiezione della partita Italia-Spagna degli Europei di calcio.

Venerdì 21 giugno, alle 18:30, giornaliste e attiviste tra Italia, Polonia e Argentina discuteranno dell’attacco ai corpi delle donne, delle persone trans* e delle soggettività non conformi e di pratiche di resistenza . Alle 20:30, focus sul ruolo del giornalismo alla luce di quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza, e sul problema della censura e dell’autocensura all’interno della narrazione mediatica, con ospiti internazionali e giornalisti e giornaliste palestinesi.

Il festival si concluderà il 22 giugno con due talk. Il primo, alle 18:30, sui costi dell’estrazione di combustibili fossili, a partire dalla causa intentata da Greenpeace e Re:Common nei confronti di ENI. A seguire, alle 20:30, un incontro dedicato alla questione ucraina e alla normalizzazione della narrazione giornalistica della guerra negli ultimi mesi, con uno sguardo ampio sugli scenari futuri.

 

Ufficio stampa Centro giornalismo permanente