L’aggressione di Israele contro la Striscia di Gaza ha causato danni catastrofici all’ambiente naturale dell’enclave, secondo un rapporto dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA).
“La guerra a Gaza ha sconvolto milioni di vite palestinesi e ha causato danni catastrofici all’ambiente naturale da cui dipendono per l’acqua, l’aria pulita, il cibo e i mezzi di sussistenza. Il ripristino dei servizi ambientali richiederà decenni e non potrà iniziare prima del cessate il fuoco”.
Secondo i dati palestinesi, l’acqua disponibile a Gaza è oggi stimata solo al 10-20% dei livelli prebellici, con una fornitura altamente variabile e dipendente dalla disponibilità di carburante.
Circa il 50% delle reti idriche e nove serbatoi su dieci sono stati distrutti a causa della guerra israeliana. Centinaia di pozzi sono stati demoliti con la dinamite o chiusi con il calcestruzzo.
Israele è accusato di genocidio dalla Corte Internazionale di giustizia (ICJ), che nella sua ultima sentenza del 20 maggio ha ordinato a Tel Aviv di interrompere immediatamente le operazioni nella città di Rafah, dove oltre un milione di palestinesi aveva cercato rifugio dalla guerra, prima di essere invasa il 6 maggio. Almeno un milione di persone sono state costrette a sfollare per l’ennesima volta verso il centro del grande ghetto che è diventata Gaza.
L’OMS ha documentato 464 attacchi israeliani contro strutture sanitarie di Gaza dall’inizio della guerra. In questi attacchi sono stati uccisi 727 e feriti 933 operatori sanitari, tra medici, infermieri e personale tecnico. 101 le strutture mediche, tra ospedali e ambulatori, messe fuori uso e 113 le ambulanze distrutte.
Corte Internazionale di Giustizia
Madrid si aggiunge alla causa intentata dal Sudafrica con l’accusa a Israele di genocidio. “Il governo spagnolo si unisce al processo aperto dal Tribunale Internazionale di Giustizia avviato dal Sudafrica contro Israele per gli indizi di genocidio a Gaza”, ha annunciato il Ministro degli Esteri José Manuel Albares.