LEVA MILITARE…LEVATA, NON ABOLITA
Parte da Napoli la ‘chiamata dei giovani all’obiezione di coscienza’ promossa dal MIR, per dire ‘signornò’ alla guerra

Parte da Napoli la campagna di controinformazione sulla leva militare e di sensibilizzazione dei giovani ad opporsi concretamente alla guerra, dichiarandosi anticipatamente ed ufficialmente obiettori di coscienza al servizio militare, e quindi disponibili a svolgere un servizio civile alternativo.

Se infatti l’art. 1929 del Codice dell’Ordinamento Militare stabilisce che il servizio militare obbligatorio – sospeso 20 anni fa – può comunque essere ripristinato con un DPR su deliberazione del Governo, nei casi di dichiarazione di guerra o di “grave crisi internazionale”, è altrettanto vero che nel successivo art. 2096 si prevede esplicitamente che, anche in questo caso, coloro che si dichiarino obiettori di coscienza possano “adempiere gli obblighi di leva […] prestando… un servizio civile…autonomo dal servizio militare, ma come questo rispondente al dovere costituzionale di difesa della patria…”

«Se purtroppo la stragrande maggioranza dei giovani ignora ciò che lo stesso ordinamento militare prevede – dichiara Ermete Ferraro, presidente nazionale e responsabile territoriale del MIR – la responsabilità ricade, oltre che sugli organi governativi competenti, anche sulle gravi e diffuse inadempienze delle amministrazioni comunali. Infatti i loro rispettivi Sindaci, che devono aggiornare ogni anno le liste di leva, troppo spesso omettono d’informare adeguatamente i cittadini interessati sulle normative vigenti in materia».

Questa prima fase della campagna del MIR inizierà in alcune città-campione (e specificamente da Napoli) con la diffusione di manifesti e locandine di chiamata all’obiezione di coscienza, volantinaggi davanti agli istituti scolastici superiori ed un primo servizio d’informazione e consulenza per i giovani nati dal 2007 in su. Essi infatti, nella malaugurata (ma non improbabile) ipotesi di ripristino del servizio militare – che in casi di “eccezionalità e urgenza” prevede procedure più sbrigative e meno trasparenti – rischiano di non conoscere (e quindi di non esercitare) il proprio diritto ad opporsi alla guerra e al militarismo strisciante con una formale dichiarazione di obiezione di coscienza, non puramente simbolica, ma indirizzata agli organi competenti .

CONTATTI mirnapoli@virgilio.it https://www.facebook.com/napolimir )