Seconda settimana di Acampada dell’Intifada studentesca al Campus di Viale delle Scienze a Palermo. All’ombra dei grandi alberi, accanto all’aula studio liberata del collettivo Scirocco e dei Giovani Palestinesi, si intravedono piccole tende e striscioni colorati con gli slogan di rivendicazione della protesta in atto in molte delle università, in Italia e nel mondo intero.

Come domenica scorsa, a pranzo, anche ieri siamo andate a trovare i ragazzi e le ragazze, stavolta a cena. Siamo le “mamme”, portiamo sempre qualcosa da mangiare. Dopo la pioggia scrosciante della mattina, li troviamo riuniti sotto il tendone montato come nella migliore delle tradizioni dei campeggi liberi, sopra i tavoli della mensa comune.

È già abbastanza tardi ma loro non hanno ancora cenato. Stanno facendo riunione, impegnati a programmare le attività della settimana che segue. Io e le mie compagne ci sediamo poco distanti. Non vogliamo interferire: è il loro lavoro, il loro momento, la storia che stanno provando a raccontare fuori dalle narrazioni ufficiali, dal disimpegno di chi passa velocemente sulle immagini dei telegiornali, di chi la considera ancora storia di altri, buona per una rapida commozione e una presa di posizione che non danneggi il nostro quieto vivere.

Loro si informano, studiano, parlano senza bisogno di troppe regole, si ascoltano. Non si sentono voci alzate sulle voci, i toni sono pacati e armoniosi. Hanno un lavoro da fare tutti e tutte e tuttu insieme, e lo fanno. Ci accompagnano a visitare i loro spazi, ce li mostrano contenti di averli puliti, riordinati, resi accoglienti. Il nostro posto è accanto ma non troppo vicino, è il nostro sguardo che si accompagna al loro compiacimento, alla loro fatica, alla loro determinazione e che li sostiene e li abbraccia.

Cercano i titoli da dare agli eventi della prossima settimana, poche parole precise che diano il senso degli interventi; cercano i nomi di chi può intervenire, li cercano anche tra i e le docenti dell’università. E chi altri? I professori, le professoresse, certo, ma anche noi tutti, adulti, siamo chiamati a esserci, pubblico interagente che sostiene e condivide il percorso di mobilitazione internazionale.

Per noi si è fatto davvero troppo tardi, li lasciamo alla loro cena, alla loro settimana piena di impegni. Sulle panche dispense e libri. Tra una riunione e un’iniziativa, devono anche studiare.

Riportiamo dalla pagina fb del Collettivo Universitario Scirocco
https://www.facebook.com/share/p/HcVKeE9gaGWqU1rR/

PREPARIAMO INSIEME LA PARTECIPAZIONE DELL’INTIFADA STUDENTESCA AL PROSSIMO SENATO ACCADEMICO!
Mercoledì 22 Maggio, ore 17.00, all’Intifada Studentesca (acampada davanti all’edificio 19) faremo un’assemblea per organizzare la presenza dell’Intifada al Senato Accademico, al quale siamo stat3 invitat3 dal Rettore durante l’incontro di Mercoledì 15, al termine del Corteo Studentesco partito dall’acampada e giunto a Palazzo Steri.
Mercoledì mattina una delegazione dell’Intifada sarà ricevuta per una discussione preliminare in vista del Senato Accademico, che si terrà il 28 Maggio.
Dopo una restituzione della delegazione, continueremo a costruire tutt3 insieme il Boicottaggio Accademico.
Lo faremo insieme a:
– Comunità palestinese “Voci nel Silenzio”
– Acampade Studentesche Spagnole, in collegamento.