È venuta finalmente alla luce la famosa lettera che l’UNESCO ha scritto al sindaco Dario Nardella in cui si esprimono tutte le preoccupazioni dell’autorevole istituzione sulle condizioni del patrimonio artistico e monumentale di Firenze il cui centro storico è “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”.
La prima cosa da fare è ringraziare i/le cittadini/e che hanno segnalato tutti i problemi che affliggono la città; nel 2010 il Comitato No Tunnel TAV già aveva provato ad interessare l’UNESCO dei rischi che il progetto TAV rappresentava per il patrimonio fiorentino, ma la cosa non ebbe esito (http://notavfirenze.blogspot.it/2010/03/lettera-allunesco.html); siamo felici che questa volta i riflettori di chi vuol difendere un patrimonio di tutta l’umanità siano puntati su Firenze.
Il testo della lettera è molto chiaro, si tratta di una sostanziale bocciatura della politica fiorentina degli ultimi venti anni.
Il sindaco tenta goffamente di coinvolgere i cittadini in una “maratona d’ascolto” che è la solita farsa in cui ad ascoltare sono solo i cittadini, mentre le decisioni importante si fanno addirittura fuori del consiglio comunale, nei salotti dove le lobbies dominano incontrastate.
Al Comitato No Tunnel TAV preme segnalare in particolare la bocciatura del progetto di Passante e l’auspicio di prendere in considerazione “soluzioni alternative”:
ICOMOS considera che il fermo dei lavori imposti dalle indagini giudiziarie e dai problemi tecnici rilevati, potrebbe fornire un’opportunità all’Italia di fornire ulteriori informazioni per questo progetto, inclusi altri dettagli tecnici e valutazioni di impatto, in modo da permettere una completa analisi degli effetti sull’eccezionale Valore Universale del Sito, prima che i lavori ricomincino.
Evidentemente le soluzioni di buon senso trovano ascolto ovunque tranne che nelle stanze del potere fiorentino e toscano. La lettera dell’UNESCO non inchioda soltanto Nardella alle sue responsabilità, chiama in causa anche la Regione Toscana che tanto ottusamente continua a perorare la causa di un progetto morto, sepolto da scandali e problemi tecnici che è semplicemente ridicolo voler risolvere.
Il Comitato No Tunnel TAV si impegna a fornire ad ICOMOS, la struttura tecnica dell’Unesco, le analisi e gli studi fatti che danno addirittura un quadro ben più grave di quanto sospettato nella lettera: ed esempio non sono citati i danni maggiori del 50% in caso di scavo con una sola fresa invece che con due contemporaneamente, l’”effetto deriva” che provoca maggiori cedimenti del terreno in corrispondenza delle curve dei tunnel (una delle curve è esattamente sotto i bastioni della Fortezza da Basso).
Adesso che il problema Firenze sta diventando, giustamente, di livello mondiale speriamo non si perda un’altra occasione.
Comitato No Tunnel TAV Firenze