Oggi a Catania iniziativa promossa dal Comitato catanese di solidarietà col popolo palestinese per il cessate il fuoco immediato e definitivo. La manifestazione si terrà nel pomeriggio alle ore 18,00 da Piazza Mario Cutelli a piazza Stesicoro. «Nel 75° anniversario – scrivono nel loro comunicato gli organizzatori – bisogna riprendere in Sicilia le migliori tradizioni popolari di lotta per la Pace, dagli euromissili a Comiso, al Muos di Niscemi affinchè le basi della morte siano chiuse sia qui che altrove!» L’invito alla mobilitazione ha un programma politico ben articolato: riconoscimento dell’autodeterminazione del popolo palestinese e del diritto alla Resistenza; liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi; sblocco dei finanziamenti all’agenzia UNRWA per la martoriata popolazione palestinese; immediato ritiro delle navi della Marina militare italiana e di tutte le truppe dal Medio Oriente e dal mar Rosso. Inoltre, con l’operazione-Aspides, si denuncia la violazione dell’art. 11 della Costituzione, chiedendo – da un lato – di non rendersi complici, del massacro con l’uso « delle basi militari in Italia nella guerra al popolo palestinese» e -dall’altro – la smilitarizzazione di Sigonella. Infine viene lanciato un appello invitando a « Boicottare l’economia di guerra israeliana, i prodotti che provengono dai territori occupati, le relazioni accademiche e diplomatiche. Una Pace giusta sarà possibile solo se Israele abbandonerà i territori occupati, rispettando le risoluzioni dell’ONU, da troppi anni finora disattese per le complicità di Usa, Ue e Nato! » [accì]
Oltre 35.000 palestinesi assassinati, in maggioranza donne e bambini; milioni di sfollati cacciati dalle proprie case e dai propri territori; centinaia di giornalisti e funzionari delle organizzazioni internazionali uccisi negli ultimi 6 mesi; un genocidio in corso a Gaza in “diretta tv” con la complicità di tutti gli Stati occidentali, Italia in primis, e dei maggiori media di comunicazione. Uno scenario di guerra, con tutte le crisi umanitarie che si porta dietro, a partire da quella in corso da oltre 2 anni in Ucraina, dove i governi italiani ed europei, sia di centrodestra che di centrosinistra, si ostinano ad inviare armi al regime di Kiev, contribuendo a micidiali dinamiche, che stanno facendo precipitare l’intera umanità verso una guerra nucleare globale.
Un genocidio quello di Gaza che Israele accompagna all’intensificarsi della persecuzione dei Palestinesi in Cisgiordania, ad atti di guerra nei paesi vicini, dall’ Iraq al Libano fino all’attacco alla sede diplomatica iraniana in Siria ,con l’evidente obiettivo di trascinare in guerra l’intero Medio Oriente. Il terrorismo di stato tollerato e/o sostenuto dal “democratico” Occidente permette ad Israele di massacrare il popolo palestinese così come permette alla Turchia di colpire le popolazioni curde anche in Siria ed Irak nell’indifferenza della comunità internazionale. Inoltre si acuisce la criminalizzazione di qualsiasi forma di dissenso e d’informazione indipendente colpendo chi si oppone e denuncia i crimini del complesso militare-industriale; richiediamo la liberazione di chi lotta contro le fabbriche della morte (vedi Leonardo) ed esprimiamo la nostra solidarietà ad Antudo. Se non vogliamo che tutta Gaza sia trasformata in un cimitero nel 76° anniversario della Nakba, occorre mobilitarsi per fermare subito la criminale “soluzione finale” israeliana. Non possiamo continuare a pagare le scelte guerrafondaie di chi ci governa, mentre aumentano sempre più le spese militari e i profitti di chi fabbrica strumenti di morte, si continua a smantellare la sanità pubblica e lo stato sociale.
La Sicilia è sempre più coinvolta nella spirale di guerra: dal novembre scorso decollano dalla base di Sigonella i droni Global Hawk e da qualche settimana TRITON per operazioni d’ intelligence e sorveglianza sull’intero Medio Oriente, come pure gli aerei pattugliatori P8 Poseidon, mentre gli aerei cargo Globe Master continuano a trasferire armi e munizioni dagli USA (via Ramstein, Germania) fino alla base aerea israeliana di Nevatim, nel deserto del Negev. Inoltre, i porti di Augusta e Catania sono stati coinvolti nelle esercitazioni Nato antisommergibili Dynamic Manta 2024 militarizzando il mare Ionio, mentre si continua ad impedire l’approdo alle navi umanitarie, ostacolando così i soccorsi in mare dei migranti. Il 4 aprile del 1949 si costituì la NATO (North Atlantic Treaty Organization) con l’obiettivo di salvaguardare “la sicurezza e la libertà degli Stati firmatari” dalla minaccia sovietica.