Le autorità doganali di Lagos hanno confiscato una scultura in ricordo di Ken Saro-Wiwa, scrittore e attivista che si batté fino alla morte per i diritti del popolo Ogoni e in generale delle comunità del Delta del Niger: la notizia è stata diffusa a pochi giorni dal 20° anniversario della sua impiccagione il 10 novembre 1995.
Denominata “Autobus-memoriale vivente”, realizzata dall’artista inglese Sokari Douglas Camp con il sostegno dell’ong Platform, la scultura era arrivata a Lagos da Londra alla fine di agosto. Le autorità hanno motivato il sequestro con il “valore politico” dell’opera d’arte, alludendo a un non meglio specificato intento propagandistico. Inutilmente, per due mesi, gli attivisti del Forum di solidarietà Ogoni hanno cercato di ottenere la revoca del provvedimento. La loro speranza è far sì che la statua giunga nella regione di origine di Saro-Wiwa, distante circa 800 chilometri da Lagos, in tempo per le commemorazioni di martedì prossimo.
Lo scrittore e attivista fu impiccato insieme con otto compagni al tempo della dittatura militare di Sani Abacha. A segnarne la condanna a morte furono la denuncia del malgoverno, della corruzione e degli abusi delle multinazionali del petrolio, a cominciare dalla Royal Dutch Shell, coinvolta direttamente nella repressione delle proteste delle comunità del Delta.