“Trovo assurdo che in un momento di difficoltà economica come quello che sta vivendo il nostro Paese si scelga di buttare via i soldi in armamenti inutili e costosi. Considero ancora più assurdo che la maggioranza in Consiglio Provinciale abbia respinto l’Ordine del Giorno presentato dal gruppo dell’Italia dei Valori che chiedeva, molto semplicemente, di aderire alla campagna “Taglia le ali alle armi”, analogamente a quanto era avvenuto qualche mese fa per il Consiglio Comunale di Milano.”
È il commento del capogruppo di Italia dei Valori in Provincia di Milano Luca Gandolfi, dopo la bocciatura dell’Ordine del Giorno dell’IdV da parte del Consiglio Provinciale: 7 i favorevoli (Pd, IdV e la consigliera Capotosti del Pdl); 21 i voti contrari di Pdl e Lega; 2 gli astenuti (UDC e il consigliere Modugno del Pd).
“I singoli cittadini che aderiscono all’appello di “Taglia le ali alle armi” sia con firme cartacee che on line sono in continuo aumento, come pure le associazioni e il numero delle amministrazioni locali. Lascia l’amaro in bocca constatare che tra queste non vi sarà la Provincia di Milano. Come noto – continua Gandolfi – il Governo non ha ancora preso una decisione definitiva e per ora si è limitato a ridurre l’acquisto dei caccia F-35 da 131 a 90. Un piccolo passo in avanti, ma assolutamente insufficiente se si pensa ai sacrifici a cui sono stati chiamati i cittadini italiani e le loro famiglie, oltre ai ripetuti tagli a cui le amministrazioni locali vengono sottoposte, tagli che si ripercuotono a loro volta sui cittadini in termini di minori servizi e ulteriori aumenti dei vari balzelli a livello locale. A fronte di tutto ciò risulta fuori da ogni senso logico e totalmente privo di buon senso impegnare cifre tra i 10-15 miliardi di euro per aerei il cui costo unitario continua a lievitare di anno in anno con una progressione esponenziale: si è passati dal costo iniziale previsto dalla Lockheed Martin di 82 milioni di dollari (equivalenti a 61 milioni di euro), ai 170 milioni di dollari della prima produzione del 2010 (128 milioni di euro per ogni aereo), fino ad arrivare alla cifra di 195,4 milioni di dollari (147 milioni di euro) del febbraio 2012. E farli volare non è certo economico se si pensa che il costo per un’ora di volo è passato dai 9.145 dollari del 2002 fino alla esorbitante cifra di 23.557 dollari del 2011.”
Conclude poi Gandolfi: “Risorse economiche che potevano essere meglio investite: il solo propulsore di un F-35 costa come un aereo antincendio Canader; un F-35 armato di tutto punto costa quanto 250 scuole italiane messe in sicurezza; il solo sistema di puntamento ottico di un F-35 equivale ai costi della gestione di 5 anni di raccolta differenziata per un comune di 100.000 abitanti; e gli esempi potrebbero continuare all’infinito. La politica è chiamata a fare scelte utili alla collettività, solo in questo modo potrà recuperare quella dignità che in questi anni ha perso. Ma non è questa la strada. Impegnare ingenti risorse economiche in inutili armamenti in questa fase appare non solo del tutto inopportuno e fuori luogo, ma addirittura immorale e scandaloso.”
Fonte: Gruppo Italia dei Valori del Consiglio Provinciale di Milano