Soddisfazione per i risultati raggiunti – in primo luogo il coinvolgimento della Vice Presidente del Comitato Europeo delle Regioni Mercedes Bresso e di oltre 30 rappresentanti di Enti locali italiani che hanno firmato la dichiarazione d’intenti della Campagna – ma anche un’analisi delle prospettive future e delle nuove strade verso cui muoversi per ottenere una normativa europea che garantisca un’applicazione sostenibile dei diritti di proprietà intellettuale. E’ quanto è emerso dall’evento “Diritti per le persone,  non diritti di proprietà intellettuale” che si è tenuto il 9 novembre a Firenze, nell’ambito del decennale del Forum Sociale Europeo “Firenze 10 + 10”. L’incontro ha voluto fare il punto sui risultati raggiunti e sulle prospettive future della Campagna SBLOCCHIAMOLI – Cibo, salute e saperi senza brevetti, cofinanziata dalla Commissione Europea e realizzata da un gruppo di Ong, associazioni e università di Italia, Spagna, India, Bolivia e Ecuador.

Monica Di Sisto, responsabile Advocacy della Campagna, ha sintetizzato i risultati raggiunti, in particolare il coinvolgimento di rappresentanti di oltre 30 Enti locali e della Vice Presidente del Comitato Europeo delle Regioni Mercedes Bresso, perché le istanze della Campagna siano portate al Parlamento Europeo, in particolare ai fini dell’elaborazione di una nuova normativa europea in ambito agricolo, che tuteli il diritto al libero scambio dei semi da parte dei piccoli agricoltori.
All’incontro è intervenuto Tom Kucharz dell’Ong spagnola Ecologistas en Acción, che ha ricordato come, nel momento attuale di crisi economica in Europa, sia fondamentale unire le rivendicazioni di farmaci e cure a basso prezzo che hanno cominciato a essere fatte nel nord del mondo, con le richieste per l’accesso ai farmaci, spesso negato dalle logiche di profitto delle multinazionali, nei Paesi del Sud. Allo stesso modo devono essere unite le lotte contro la privatizzazione dei beni comuni e della conoscenze, come le richieste per il libero scambio di semi in Europa e quelle all’accesso alle tecnologie verdi nei Paesi in via di sviluppo.

Alberto Zoratti, esperto per la biodiversità della Campagna, ha affermato l’importanza di unire le attività di advocacy e lobby nei confronti delle istituzioni europee con le mobilitazioni dal basso. Zoratti ha ricordato che, “proprio in momenti come questo, in cui la crisi economica provoca tagli alle risorse pubbliche destinate alle nostre organizzazioni, che vengono così avvicinate da soggetti privati, ci si impone la scelta di capire da che parte stare”. “In momenti come questo – ha concluso – le alleanze con i territori e gli Enti locali, sono fondamentali e non più rimandabili”.

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