Ogni volta che leggo o sento parlare della guerra a Gaza, provo una profonda tristezza nel petto, un’indignazione che mi blocca la gola, un dolore sordo nello stomaco. Eppure, ciò che mi annienta quasi completamente è leggere i commenti o le dichiarazioni che celebrano la guerra, che esaltano l’eliminazione dell’altro. Sì, il dolore più inconsolabile è vedere la disumanizzazione dell’altro e quindi la disumanizzazione di sé e di tuttə noi.

Quest’anno più che mai è stato importante collegarsi alla 19^ Cerimonia congiunta israelo-palestinese del Giorno della Memoria.

Sono profondamente toccata e profondamente grata per le persone israeliane e palestinesi che, con un coraggio enorme, in un momento così buio, hanno scelto di essere in lutto insieme fianco a fianco, incarnando un’altra via, continuando a sperare attivamente in un futuro di giustizia, libertà e sicurezza per tuttə, dal fiume al mare. 

Essere insieme, dare spazio alla narrazione e al dolore dell’altro, significa preservare la propria umanità, e oserei dire l’Umanità.

La 19^ Cerimonia congiunta israelo-palestinese del Giorno della Memoria si è svolta il 12 maggio 2024 con il sottotitolo “Condividere la nostra Umanità, Onorare i-le nostrə Figliə. Fermare la Guerra”.

Si sono susseguite testimonianze e momenti di musica e poesia.

“… essere qui significa riconoscere il legame profondo e indissolubile tra due popoli che vivono qui insieme… ed è scegliere che questo legame sia una benedizione…” (Guy Elhanan)

“Ai nostri amici internazionali,… questi mesi passati hanno illustrato quanto facilmente una visione semplificata della situazione possa giustificare l’uccisione dell’altro… viene intesa come una scelta binaria, o sei con noi o con loro. Oggi siamo tutti dalla stessa parte dell’Umanità. Apprezziamo ogni individuo che ha scelto di unirsi a noi oggi e di percorrere la strada della nonviolenza e della riconciliazione.” (Rima Jawabra Khatib)

“… e apriremo le porte a ciò che è veramente buono… dal nord al sud, dall’ovest all’est, ascolta le preghiere delle Madri, per la Pace…” (Yael Deckelbaum)

Far conoscere la Cerimonia in Italia significa andare oltre le polarizzazioni crescenti che fomentano antisemintismo da un lato e islamofobia dall’altro, e mostrare che “c’è un altro modo”, il modo della nonviolenza, della riconciliazione, della liberazione collettiva.

 

Maggiori informazioni sulla Cerimonia:

La Cerimonia Commemorativa Congiunta Israelo-Palestinese è il più grande evento di pace israelo-palestinese nella storia. Con presentazioni di artisti israeliani e palestinesi e relatori in lutto, l’evento di quest’anno è stato trasmesso il 12 maggio 2024 alle 20:30 ora di Gerusalemme. La Cerimonia è organizzata da Combatants for Peace CfP e il Parents Circle–Families Forum. Specialmente ora, quando il mondo sembra così buio, questa cerimonia offre speranza e un modo per guarire insieme.

Le vite di tutti quelli legati a Israele e alla Palestina non saranno mai più le stesse dal 7 ottobre 2023. Con decine di migliaia di vite perse, famiglie divise e bambini traumatizzati, ora più che mai dobbiamo continuare ad essere presenti l’uno per l’altro per piangere, ricordare e chiedere la fine della violenza e richiedere una soluzione politica che porti libertà, giustizia e sicurezza per tuttə. Israeliani e palestinesi hanno bisogno che la comunità internazionale si unisca intorno al dolore condiviso per guarire e costruire la speranza che un altro modo non sia solo possibile ma imprescindibile.  

Yom Hazikaron, o Giorno del Ricordo Israeliano, è sacro in Israele. Tuttavia, le cerimonie che si tengono per onorare questo giorno servono spesso a rafforzare narrazioni culturali di dolore nazionale, vittimismo e disperazione. La Cerimonia Commemorativa Congiunta, organizzata insieme da Combattenti per la Pace e il Parents Circle–Families Forum, trasforma questa narrazione includendo i palestinesi nella Cerimonia del Giorno del Ricordo di Israele insieme agli israeliani, trasformando la disperazione in guarigione, responsabilità personale e, alla fine, speranza. Piantando lutto fianco a fianco, cerchiamo non di equiparare le narrazioni ma di trasformare la disperazione in speranza e costruire ponti di profonda compassione che possono cambiare la realtà.

 

“Nel lutto fianco a fianco, non cerchiamo di equiparare le narrazioni ma di trasformare la disperazione in speranza e costruire ponti di profonda compassione che possano cambiare la realtà… ora più che mai dobbiamo continuare ad essere presenti l’uno per l’altro per piangere, ricordare e chiedere la fine della violenza e una soluzione politica che porti libertà, giustizia e sicurezza per tutti. … UN’ALTRA VIA non solo è possibile ma è imperativa. 

 

Video della Campagna della Cerimonia: 

https://youtu.be/MIbDMP5TnOU

Registrazione disponibile qui: 

https://www.youtube.com/watch?v=1GsxT_PXudo

Maggiori informazioni su Combatants for Peace

 

Libro in italiano: “Combattenti per la pace, Palestinesi e israeliani insieme per la liberazione collettiva”, Multimage 2024

 

E’ appena stato pubblicato il primo libro in italiano che racconta la storia di Combatants for Peace. 

In collaborazione con ImaginAction e Pressenza, ho condotto delle interviste con due dei co-fondatori di Combatants for Peace, Sulaiman Khatib e Chen Alon, e alle nuove co-direttrici del movimento, Rana Salman ed Eszter Korany. 

La giornalista Daniela Bezzi ha trasformato, con un lavoro di tessitura meraviglioso, queste interviste in un libro istantaneo in italiano, con l’intento di condividere le storie di questə coraggiosə combattenti per la pace con il pubblico italiano. Il libro include contributi di Luisa Morgantini, Sergio Sinigaglia, pagine del mio diario di ritorno da Tel Aviv dopo il 7 ottobre, estratti dalle risorse di Combatants for Peace e le loro storie personali di trasformazione.

Il libro “Combattenti per la pace, Palestinesi e israeliani insieme per la liberazione collettiva” sarà presentato durante il Festival dei libri per la pace “EIRENE FEST” a Roma il 31 maggio 2024. 

Presentazione del libro “Combattenti per la pace, Palestinesi e israeliani insieme per la liberazione collettiva”:

https://www.eirenefest.it/evento/conflitto-israelo-palestinese-i-combattenti-per-la-pace-la-riconciliazione-e-la-nonviolenza/

Interviste:

… posso sentire e vedere in questo (momento) l’opportunità di trasformare davvero il palcoscenico per un momento storico, di lasciar perdere un po’ la vecchia storia per consentire l’esistenza di una nuova storia in cui i nostri popoli possano davvero essere pienamente se stessi, e autentici, e sentendosi in pace e al sicuro.” (Sulaiman)  

Credo che voi e (…) la cosiddetta comunità internazionale, (…) pensano: cosa posso fare? Qual è il mio ruolo? (…) E l’unica cosa che voglio dirvi è: sì, attivatevi, unitevi a noi, (…) ma non pensate che il vostro ruolo sia quello di essere pro-Israele o pro-Palestina; non è questa la storia, il copione. Il copione è che dovete essere a favore della giustizia, per l’uguaglianza, per la solidarietà. (…) chiedetevi dov’è il palcoscenico in cui le persone stanno co-resistendo, co-esistendo, lottando insieme, ri-umanizzandosi a vicenda.” (Chen Alon)

 

https://www.pressenza.com/it/2023/11/israele-palestina-un-altro-modo-la-scelta-della-nonviolenza/

https://www.pressenza.com/it/2024/02/una-conversazione-con-le-due-donne-co-direttrici-di-combatants-for-peace/