Il libro che Max Strata ha pubblicato per Dissensi l’anno scorso e che presenteremo con l’Autore alla BiblioteCanova dell’Isolotto, a Firenze il prossimo 6 giugno alle 17,30 nella rassegna della Piccola Scuola di Pace ha un titolo intrigante: “Verso Occidente”.

Spiegare il titolo rovinerebbe al lettore il piacere di leggere il libro fino alla fine, per cui non ve lo posso svelare. Però sì posso dire che questo intrigante romanzo porta il lettore in giro per il mondo e gli fa conoscere, con maestria narrativa, luoghi sconosciuti che, nella maggior parte dei casi, il lettore non visiterà mai ma che Max Strata riesce a farci immaginare con l’occhio dei suo protagonista John Winslow, un fotografo inglese alla ricerca di se stesso.

Durante la lettura del libro viene da pensare quanta parte biografica ci sia nel racconto e quanta sapienza narrativa e documentativa in questo intreccio di storie tra i tre protagonisti, John, il fotografo inglese, Camille, l’infermiera avoriana, July, la giornalista americana e Rahul, il medico indiano ma anche negli incontri con personaggi illuminanti e situazioni storiche reali come la rivolta degli studenti a Parigi o l’inizio del conflitto indiano-pakistano.

Max Strata ci porta in giro per il mondo che non sempre i media ci raccontano, ma anche ci lascia con le problematiche aperte che sicuramente impregnano la sua vita di studioso, di ricercatore e di attivista: il cambiamento ecologico, l’impegno sociale, la ricerca del senso della vita, la soluzione dei conflitti.

Il romanzo riesce a far questo in modo leggero, senza prediche ideologiche ma buttando qual e là semi nella testa del lettore che sarà libero di coltivare e innaffiare, se vuole. Semi che germogliano nel cambiamento epocale di cui abbiamo urgente bisogno.