“Una grande manifestazione di oltre 30.000 fra studenti, genitori, insegnanti, sereni e determinati, che ha ribadito con forza la piattaforma del Coordinamento delle Scuole a cui USB ha aderito  sin dal primo momento”, così Barbara Battista, dell’USB P.I. Scuola, descrive il corteo sfilato sabato pomeriggio nelle vie della capitale dove, come in altre città d’Italia, ci si è mobilitati in tanti per la Scuola Statale.

La giornata di lotta è stata indetta contro la legge di stabilità e la spending review, che hanno continuato a taglieggiare la Scuola; contro la legge ex-Aprea, che con mano pesante interviene sulla vita democratica della scuola lasciando campo libero all’ingresso dei privati; per la stabilizzazione di tutti i precari e contro il concorso truffa.

Nelle manifestazioni di Roma, Milano e Bologna, la USB Scuola ha raccolto fondi  per la Cassa di Resistenza destinata ai lavoratori dell’ILVA, in sciopero da 11 giorni ed in corteo oggi a Taranto, ai quali sono andati gli applausi ed il sostegno concreto dei lavoratori della Scuola.

“Per il Governo abbiamo una proposta – annuncia Battista –  vogliamo che il miliardo e seicento milioni destinato alle imprese ed all’aumento della contrattazione aziendale, previsto nell’accordo di produttività che Cgil Cisl Uil stanno contrattando, venga invece destinato a Scuola e Sanità. Un cambio destinazione di risorse che, oltretutto, sarebbe a parità di saldo”.

“Proponiamo inoltre – aggiunge la dirigente USB – che i soldi sperperati nel concorso truffa e nelle prove INVALSI, vengano invece dirottati per la sicurezza degli edifici scolastici. E se ci regalassero l’equivalente di quanto viene speso per un F35, potremmo ripristinare integralmente il tempo pieno nella scuola primaria, ed anche le ore negli istituti tecnici industriali”, conclude Battista.

 

Fonte: Comunicato Stampa USB, Roma, 10 novembre 2012