L’organizzazione medico-umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere (MSF) ha inaugurato un nuovo ospedale di chirurgia ricostruttiva ad Amman, in Giordania. L’ospedale accoglie feriti di guerra che non hanno accesso a trattamenti chirurgici specializzati nei loro paesi d’origine.
Avviato per la prima volta nel 2006, in risposta all’assenza di cure specialistiche per le vittime della guerra in Iraq, il progetto è stato poi ampliato per ricevere pazienti da Iraq, Gaza, Yemen e Siria.
Nove anni dopo, MSF ha deciso di ampliare la portata del progetto, trasferendolo in un’altra struttura ospedaliera appositamente rinnovata, per meglio rispondere ai bisogni imposti dai continui disordini nei paesi vicini. In questo modo, MSF migliorerà la qualità dei servizi sanitari forniti alle vittime di guerra, che di solito arrivano in ospedale insieme a un familiare che può prendersi cura di loro e assisterli durante il ricovero.
“In questa struttura nuova e ampliata, le nostre équipe mediche altamente specializzate sono in grado di migliorare la qualità delle cure mediche fornite ai nostri pazienti. Il più alto numero di pazienti arriva in questo momento dalla Siria, seguita da Yemen e Iraq. Le persone che provengono da questi paesi hanno già assistito e vissuto tanta sofferenza” ha detto Marc Schakal, capo missione di MSF ad Amman, Giordania.
L’ospedale assicura un’assistenza sanitaria completa, dagli interventi chirurgici alla fisioterapia al supporto psico-sociale. Ai pazienti viene offerto anche un alloggio, ora disponibile all’interno della struttura stessa, e assistenza economica per raggiungere l’ospedale e tornare a casa dopo o durante i trattamenti, se il piano di cura si prolunga nel tempo.
Dal 2006, l’ospedale ha ricoverato 3700 pazienti e condotto 8238 interventi chirurgici. I casi vengono identificati da una rete di direttori sanitari nei paesi di provenienza dei pazienti. Ma questi numeri sono soltanto una goccia nell’oceano delle vittime di guerra, che subiscono le conseguenze dei disordini nell’area.
“I nostri pazienti possono aver ricevuto un primo trattamento delle ferite, ma generalmente non hanno accesso a interventi chirurgici specialistici nei paesi d’origine, che per la maggior parte sono in guerra. Tra i servizi difficilmente accessibili ci sono la chirurgia ortopedica, maxillo-facciale e plastica ricostruttiva, che mettiamo a disposizione senza alcun costo per i pazienti e con costi di gestione inferiori a quelli del settore privato “, ha detto il dottor Ashraf Al Bostanji, capo chirurgo.
Da quando è stato avviato, l’ospedale ha anche fornito più di 134.620 sessioni di fisioterapia e 45.660 sessioni psicologiche. Nahla Fadel, dall’Iraq, spiega come questo supporto abbia fatto la differenza nella sua vita.
“Sono arrivata per la prima volta nell’ospedale di MSF nel 2013 e sono stata sottoposta a 24 interventi chirurgici. Quando sono arrivata, la mobilità delle mie mani gravemente ustionate era talmente limitata che non riuscivo a pettinare i capelli di mio figlio o a dargli da mangiare. Adesso, dopo due anni di interventi con MSF, la mobilità delle mie mani è quasi tornata alla normalità.”
Il dottor Ashraf spiega cos’altro rende speciale questo ospedale, dove lavorano esperti locali e internazionali: “Le tecniche chirurgiche adottate in questo progetto sono di prim’ordine. Per esempio, la nostra équipe conduce interventi di microchirurgia, che includono tre tipologie principali di interventi: lembi liberi, innesto-trapianto di nervi e chirurgia della mano. Ciò che distingue questo progetto da altri è l’elevato livello di competenza tecnica per le vittime di guerra”.
MSF è presente in Giordania dal 2006. Nel 2013, ha avviato un progetto di salute materno-infantile a Irbid, che offre anche supporto psicologico, e un progetto traumatologico d’emergenza a Ramtha, vicino al confine siriano.
MSF gestisce anche cliniche per le malattie non trasmissibili a Irbid e un’unità medica nel campo per rifugiati siriani di Zaatari. Negli ultimi due anni, MSF ha inviato donazioni di materiale medicale, tra cui kit chirurgici, alle strutture sanitarie nel sud della Siria.
MSF è un’organizzazione medico-umanitaria internazionale e indipendente che assiste in emergenza le vittime di conflitti armati, epidemie, disastri naturali e mancato accesso alle cure. MSF offre assistenza alle persone sulla base dei loro bisogni, a prescindere da razza, religione, genere o credo politico.