Mohammed Allan ha ripreso il suo sciopero della fame. L’avvocato palestinese, diventato un’icona della resistenza nonviolenta dopo aver effettuato 66 giorni di sciopero, contro la pratica israeliana della ‘detenzione amministrativa’ era stato arrestato ieri all’uscita dal Barzilai Medical Center a sud di Ashkelon, dove si era recato per controlli.

Secondo l’agenzia di stampa palestinese Maan, Allan – che ha sempre smentito di essere un attivista della Jihad Islamica – è stato trasferito nella prigione di Ramla dove è tuttora incarcerato senza che gli siano notificate accuse ufficiali.

La detenzione amministrativa – che Israele utilizza solo per la detenzione di Palestinesi – è stata fortemente criticata da dalla Comunità Internazionale e dalle associazioni per i diritti umani. Prevede una incarcerazione senza formalizzare capi d’accusa per un periodo di sei mesi, rinnovabile illimitatamente.

 

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