Centinaia di combattenti etiopici del Movimento democratico del popolo tigrino hanno oltrepassato il confine con il Sudan e consegnato le armi alle autorità di Khartoum in una località di frontiera dopo essersi scontrati con l’esercito dell’Eritrea: lo riferiscono più fonti di stampa, anche di Addis Abeba.
Ricostruzioni concordanti indicano che a consegnare le armi sono stati circa 700 uomini di Mola Asgedom, un generale già oppositore del governo di Addis Abeba e finora alleato delle autorità di Asmara. Il passaggio del confine avrebbe seguito venerdì scontri a fuoco che nella località eritrea di Omhajer avevano causato almeno sette vittime. Dinamiche confermate dalla televisione di Stato di Addis Abeba, che ha per altro parlato di “un ruolo storico del Sudan che il governo e il popolo etiopico non dimenticheranno”.
Secondo più fonti, il Movimento democratico del popolo tigrino aveva assunto un ruolo significativo a sostegno del presidente eritreo Isaias Afewerki dopo una rivolta militare nel gennaio 2013. Contrapposte in un conflitto armato combattuto tra il 1998 e il 2000, Etiopia ed Eritrea si accusano di sostenere movimenti ribelli attivi dall’altra parte della frontiera per destabilizzare il paese vicino.