Il 5 agosto il Vicepresidente del Partito Umanista cileno, Tomás Hirsch, che si trova attualmente in Grecia per una serie di incontri con esponenti del governo, movimenti sociali e membri del Partito Umanista greco, sì è riunito con il Viceministro degli Esteri Sia Anagnostopolou e il responsabile esteri di Syriza Panos Trigazis.
L’incontro si è tenuto ad Atene con l’obiettivo di interscambiare visioni sui processi dei due paesi. Si è parlato anche della situazione economica internazionale e del grave momento finanziario che la Grecia sta vivendo.
In questo senso Sia Anagnostopolou ha affermato che si sta sperimentando una nuova forma di guerra e che “per avere la pace sociale dobbiamo combattere il neoliberismo”. Ha aggiunto che questa non è solo retorica. “Dopo sette mesi al governo ci siamo resi conto di essere stati ingenui. Dobbiamo definire una politica coerente e pensare in fretta come affrontare la situazione”.
A proposito delle recenti decisioni del governo greco davanti alle pressioni dell’Unione Europea, Anagnostopolou ha commentato che l’equilibrio delle forze non favoriva la sinistra. “Non si tratta solo della dracma. Non c’è indipendenza possibile”. Il Primo Ministro Alexis Tsipras è stato sincero sostenendo che il paese ha bisogno di un vero impegno da parte dell’UE, con un progetto di sviluppo e di ristrutturazione del debito.
I negoziati con la Merkel
Secondo Anagnostopolou la cancelliera tedesca “Angela Merkel ha costretto Tsipras ad accettare l’accordo. Nell’Unione Europea c’è una politica di ricatto, non c’è democrazia. La minaccia è violenza; questo ha conseguenze politiche e l’estrema destra si rafforzerà. Se la minaccia e la violenza vengono accettate il ricatto verrà riconosciuto come una forma valida nelle relazioni.”
Anagnostopolou ha parlato anche di come la situazione ha portato i cittadini a subire la violenza. “Lo vediamo nella gente per strada, in quelli che aspettano negli ospedali. Il neoliberismo è violenza, è una mentalità violenta verso i più deboli. Il povero viene trattato come una cosa. Ogni giorno migliaia di immigrati affogano davanti alle nostre coste”.
Ha aggiunto che in questo contesto, Syriza è stato obbligato ad applicare queste misure: “Il partito dev’essere forte, con un obiettivo comune. Non possiamo tornare alla dracma, la nostra produzione non è sufficiente. La gente deve capire che siamo con lei e combatteremo. Il governo precedente ha dato la colpa della crisi alla società. Noi diciamo che siamo tutti responsabili della crisi. Questo governo fa parte della società. Governo e società sono un unico insieme”.
L’ex candidato presidenziale cileno Tomás Hirsch ha descritto la situazione del suo paese e condiviso la denuncia della violenza alla base del sistema neoliberista e il fatto che il denaro sia diventato il valore centrale della società. Ha spiegato anche che gli umanisti lottano perché l’essere umano diventi il valore centrale, promuovendo la metodologia della nonviolenza attiva.
Tutti i presenti hanno convenuto di restare in contatto attraverso il Partito Umanista greco e Syriza. La visita di Hirsch in Grecia continuerà il 6 agosto con la partecipazione a un evento in una Piazza di Atene, organizzato da International Organism and Globalization Watch, in cui sarà uno degli oratori.
Traduzione dallo spagnolo di Anna Polo