Nel corso di questi ultimi dieci anni, cinque paesi africani hanno abolito la pena di morte mentre altri due, Nigeria e Sierra Leone, ne hanno ufficialmente sospeso l’applicazione: questo è uno degli aspetti più significativi tra quelli che hanno caratterizzato mercoledì 10 ottobre i numerosi eventi nel mondo in occasione della X Giornata Internazionale contro la pena di morte.
Organizzata dalla Coalizione contro la pena di morte, rete alla quale appartengono i principali movimenti della società civile mondiale, questa giornata serve anche a sottolineare i grandi progressi realizzati in quest’ambito dall’Africa, il cui contributo si è dimostrato decisivo in questi anni per l’approvazione di una moratoria internazionale all’assemblea generale dell’ONU.
Secondo le informazioni disponibili, 23 condannati a morte sono stati giustiziati nel 2011 in tutto il continente africano: dieci in Somalia, sette nel Sudan, cinque nel Sudan del Sud, uno in Egitto. Non si tratta tuttavia di un’eccezione rispetto alla tendenza all’abolionismo nel continente.
Le statistiche di Amnesty International mostrano che, nonostante i progressi realizzati a livello mondiale, ancora molto rimane da fare: i paesi abolizionisti o che comunque non applicano più la pena di morte benché questa figuri ancora nel loro ordinamento giuridico sono 141. Nel 2011, 21 paesi hanno giustiziato dei condannati a morte, mentre erano 31 nel 2001. Infine, dei miglioramenti, anche se non decisivi, si registrano anche negli Stati Uniti, dove alcuni stati hanno abolito la pena di morte o ne hanno limitato l’applicazione.
Taduzione di Giuseppina Vecchia