Torino, la città della cultura, della storia, dalle incredibili contraddizioni e da sempre fulcro dei movimenti queer italiani, torna a ospitare il Divine Queer Film Festival, il festival indipendente di cinema queer dal respiro internazionale, intriso di attivismo per i diritti e contro ogni discriminazione, pronto anche quest’anno a raccontare le storie di coraggio, determinazione e lotta. Giunto all’ottava edizione, il festival da anni ha scelto di svolgersi nel quartiere Barreira di Milano, negli spazi del community hub di Via Baltea 3, per esplorare anche nei luoghi meno mainstream i temi fluttuanti delle identità di genere, disabilità e migrazioni usando il linguaggio cinematografico per infrangere le discriminazioni a esse legate. Il cinema diventa così un’opportunità di informazione, comunicazione e formazione su temi che ancora oggi (e soprattutto oggi) diventano oggetto di pregiudizi e marginalizzazione.

L’ingresso alle proiezioni è libero e gratuito, senza barriere architettoniche e i film sono sottotitolati in italiano e per il pubblico sordo.

IL FESTIVAL APRE CON LA PERFORMANCE DI FILO SOTTILE E IL FILM RED SHOES – IL FIGLIO DEL BOSS

La serata inaugurale di venerdì 17 maggio, che coincide non a caso con la Giornata Internazionale contro l’Omo-Lesbo-Bi-Transfobia, vedrà in scena alle 20:30 Filo Sottile, artista che usa la scrittura e il teatro come lavoro di militanza politica assemblando parole, riflessioni, prospettive e canzoni, con la sua performance dal titolo Volano gli stracci. A seguire, alle 21:15, la proiezione del film Red Shoes – Il figlio del boss, la vera storia di Daniela Lourdes Falanga, donna trans figlia unica di un boss della Camorra che, attraversando innumerevoli ostacoli, sofferenze e tante umiliazioni, riesce a diventare la persona che ha sempre voluto fin dall’infanzia. La protagonista sarà presente in sala insieme alla regista Isabella Weiss.

IL FESTIVAL DEDICATO A PIPPA BACCA

Pseudonimo di Giuseppina Pasqualino di Marineo, Pippa Bacca è stata un’artista italiana che ha intrapreso la strada dell’arte performativa nel 1997. L’8 marzo 2008, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne, parte insieme a Silvia Moro per la performance “Sposa in viaggio”, con cui voleva attraversare in autostop 11 paesi teatro di conflitti armati, indossando un abito da sposa per promuovere la pace e fiducia. La meta da raggiungere era la Palestina: Pippa Bacca e Silvia Moro attraversarono Slovenia, Croazia, Bosnia e Bulgaria per arrivare in Turchia il 20 marzo 2008. A Istanbul le due artiste si separarono: in quell’occasione, Pippa Bacca fu violentata e uccisa da un uomo che le aveva dato un passaggio, condannato quattro anni dopo.

Il femminicidio di Pippa Bacca scosse l’opinione pubblica italiana e turca e riporta sempre l’attenzione sul tema della violenza maschile sulle donne e della guerra, temi brutalmente attuali che con il nostro impegno, i film scelti e le attività collaterali cerchiamo di decostruire.

L’immagine coordinata di quest’anno, realizzata da Vito Raimondi, raffigura un particolare di Pippa Bacca che lava i piedi ad un’ostetrica a Belgrado, durante la performance “Sposa in viaggio” nel marzo 2008 su uno sfondo che richiama i legami, il viaggio tra posti e luoghi lontani ma collegati tra loro dagli orrori delle guerre, sullo sfondo colorato che richiama il verde della speranza. Il documentario Mi sono innamorato di Pippa Bacca del regista Simone Marinetti sarà proiettato sabato 18 maggio alle 21:00 e propone una ricostruzione accurata della performance “Spose in viaggio”, sottolineando il risvolto pacifista, di unione e comunicazione tra le varie persone. Sarà presente in sala una delle sorelle di Pippa.

LA SERATA DI CHIUSURA

La sera conclusiva di domenica 19 maggio, con inizio alle 19:30, vedrà la proiezione del film Nicola – Cozze, Kebab & Coca Cola del regista barese Antonio Palumbo, che racconta la storia di Antonio, regista a corto di idee fino a quando ha una visione di San Nicola, patrono della città, che gli chiede di girare un film sulla sua vera storia, cogliendo l’occasione di intraprende un lungo viaggio sulle orme del mito, peregrinando in mezzo a un crogiolo di culture e tradizioni popolari, colori e rigore religioso, uniti insieme con il fine di tratteggiare una figura sacra divenuta anche un modello consumistico.

IL DIBATTITO

La situazione politica italiana che stiamo vivendo, composta di grandi e continue restrizioni alle libertà, all’autodeterminazione e ai diritti umani, a cui si uniscono il numero crescente di femminicidi e l’attacco sempre più consistente al diritto all’aborto, non solo ha ispirato la scelta di Pippa Bacca come figura a cui dedicare questa edizione del Divine Queer Film Festival, ma ha fatto emergere la necessità di confrontarsi e ascoltare le voci di chi subisce in prima persona discriminazioni e oppressioni. Nella giornata di sabato 18 maggio, alle 18:00, sarà occasione di confronto il dibattito gestito dall’osservatorio nazionale femminicidi, trans-cidi, lesbicidi di Non Una di Meno, che approfondiranno i temi sopra elencati e tratteranno con un’ottica intersezionale l’incidenza della lingua nella violenza di genere e la violenza e linguaggio nella stampa.

CONCORSO

I 17 i film in concorso, provenienti da Albania, Belgio, Francia, Germania, Iran, Italia, Olanda, Tunisia, Ungheria e USA, saranno proiettati nei pomeriggi di sabato 18 e domenica 19 maggio.

I PREMI

Quattro i premi per i film in concorso. La cerimonia di premiazione si svolgerà domenica 19 maggio alle 20:15.

  • Premio giuria – composta dall’artista e regista torinese Monica Affatato, dalla scenografa, costumista e protagonista del film “Le Favolose” Antonia Iaia, dall’attivista e Presidente onorario del Maurice GLBTQ Gigi Malaroda, dalla visual artist, fotografa e videomaker Deka Mohamed, dal Direttore della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Torino Unicollege Giosuè Prezioso.
  • Premio pubblico – voto in sala.
  • Premio Divine – conferito dalla direzione artistica del Divine Queer Film Festival.

I premi sono stati creati da Artemista, centro diurno per persone disabili di Stranaidea.

Ai premi sopra elencati, si aggiunge il Premio Arci/Ucca, conferito sia dalla sezione torinese di Arci, a cui l’associazione Taksim (promotrice del festival) è affiliata, sia da UCCA – Unione dei Circoli Cinematografici di Arci. Il premio verrà conferito venerdì 24 maggio 2024 allo spazio MalaErba di Anomalia Teatro, in via Verres 4 a Torino, con la presenza delle e dei rappresentanti delle associazioni, ma il film premiato vincitore sarà annunciato durante la serata di premiazione di domenica 19 maggio.

IL CROWDFUNDING

Il Festival, frutto di un lavoro volontario, vuole continuare a permettere a tutte le persone interessate di accedere gratuitamente alle proiezioni. Con la campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso si vogliono raccogliere i fondi che serviranno a garantire l’accesso libero a tutte le proiezioni, supportare i costi del sottotitolaggio in italiano e per le persone sorde, le spese di viaggio e alloggio per le e i registi ospiti, gli importi relativi alla SIAE. Contribuendo alla campagna di raccolta fondi si sosterrà il Divine Queer Film Festival e a fronte di una donazione sarà possibile ricevere una ricompensa tra la borsa del Divine, un pezzo unico di artigianato sociale realizzato da Artemista o un favoloso brunch in via Baltea.

Per contribuire al crowdfunding: https://www.produzionidalbasso.com/project/divine-queer-film-festival-2024/