Il 3 maggio prossimo, nel quadro della giornata mondiale della libertà di stampa, la BCRS -Biblioteca Centrale della Regione siciliana promuove due iniziativa collegate. In mattinata, nella splendida cornice del Chiostro del Collegio Massimo dei Gesuiti in Corso Vittorio Emanuele, sarà esposta – a cura della BCRS – la mostra bibliografica e documentale Libertà di stampa al tempo della guerra; nel pomeriggio (ore 16.30), invece, sarà presentato l’ultimo biennale di PRESSSENZA- International Press Agency, Pace oltre frontiere. No al disordine globale delle guerre sovraniste, edito per i tipi della Multimage-Casa editrice dei diritti umani, a cura di Toni Casano e Daniela Musumeci, redattori della predetta Agenzia stampa.
Dicevamo due iniziative autonome virtualmente connesse, in uno stretto dialogo attorno ai pericoli che incombono minacciosamente sulla nostra epoca, ma che richiamano alla memoria quanto già drammaticamente ha attraversato l’umanità nello scorso secolo: quello del conflitto bellico globale, chiusosi con la tragedia atomica di Hiroshima e Nagasaki.
Il lancio dell’atomica è stato una sorta di chiave di volta che ha storicamente aperto la grande corsa agli arsenali nucleari, pur in presenza di un assetto internazionale di formale pace apparente, con un ordine mondiale regolato – come sappiamo – dalla lunga “guerra fredda” e dal permanere di conflitti bellici circoscritti sul piano geopolitico regionale. Una grande corsa – dicevamo – che ha dispiegato la produzione di armamenti in serie, dal potenziale distruttivo incalcolabile e che, nel caso di una riedizione planetaria della deflagrazione bellica, non ci risparmierebbe dalla catastrofe umanitaria ed ecologica, senza vinti né vincitori: saremo tutti perdenti!
Se è vero come è vero che gli apparati bellici – senza distinzione alcuna tra “d’attacco” o “di difesa”- esprimono una tale forza distruttrice, oggi l’impegno all’esercizio della libertà di stampa s’è reso ancor più indispensabile per il ruolo che i media rivestono nel dibattito pubblico. V’è la necessità, ora più che mai, di una informazione non soltanto neutralmente corretta, ma che sappia a gran voce gridare la verità su quel che potrebbe essere l’after day se a vincere saranno i soffi di vento dominanti che sembrano orientare la logica della guerra verso il punto di non ritorno, schiacciati come si è nella difesa della superiore civiltà occidentale. In tal senso, ci pare assolutamente utile riprendere quanto scrive la nativa americana Sherri Mitchell, nel suo bel libro Sacred instructions (Multimage), a proposito della saggezza indigena: “Ora è il momento in cui siamo al bivio e dobbiamo scegliere se unirci ai popoli di tutti colori del mondo e lottare per riportare l’equilibrio e la salute oppure fare finta di niente e accettare la distruzione dell’ecosistema e della vita sulla terra”
Insomma, sullo sfondo del biennale di PRESSENZA e sulla complessità tematica che inevitabilmente una Agenzia di stampa è tenuta ad affrontare, sarà quanto sopra argomentato la visuale del confronto che si estenderà sulle emergenze tematiche sempre più interconnesse, iniziando dal cambiamento climatico e dai vari aspetti della crisi sociale: sanità, povertà, diritti civili, violenza di genere, condizionale giovanile, spazi di libertà e democrazia partecipata, etc.
L’iniziativa culturale, a cui parteciperanno i curatori del volume, sarà introdotta da Margherita Perez, direttrice della BCRS “A. Bombace”. Inoltre interverranno: Rita Barbera (già Direttrice degli istituti penitenziari panormiti), Hamdan Fateh (Casa della cultura araba di Palermo), Giulio Francese (Consigliere Ordine Nazionale dei Giornalisti), Umberto Santino (Centro di Documentazione “G. Impastato”), Clara Statello (Agenzia stampa Internazionale “PRESSENZA”). Coordinerà il dibattito Elia Randazzo, dirigente della CGIL-Area alternativa “Radici del sindacato”.