Il crollo di due edifici fatiscenti nel cuore di Noailles, quartiere popolare di Marsiglia, accaduto nel novembre del 2018 e causa di 8 morti, con immagini di documenti d’epoca è il preludio di “E la festa continua!” di Robert Guédiguian. Scossa dalla tragedia la società civile si mobilita: tra questi, ci sono Alice (Lola Naymark), che lavora in un gruppo il cui punto d’incontro è una chiesa occupata e Rosa (Ariane Ascaride), infermiera prossima alla pensione che cerca di trasmettere il suo entusiasmo a chi la dovrà sostituire.
Alice organizza un coro che canta la speranza di cambiare con “Emmenez moi” di Charles Aznavour le cui parole, tra l’altro, dicono: “Portatemi in capo al mondo, portatemi nel paese delle meraviglie, la miseria sembrerà meno dolorosa al sole…”. In vista delle prossime elezioni Rosa si sgola per far capire ai rappresentati dei partiti di sinistra che bisogna abbandonare i personalismi e unirsi per battere la destra che domina Marsiglia (una città dove secondo le ONG 40.000 persone vivono in baraccopoli).
Due generazioni a confronto: una cerca il proprio posto qui e adesso, l’altra il meglio dei giorni che restano. Per le due l’impegno pubblico è inscindibile dal privato. Alice è fidanzata con Sarkis (Robinson Stévenin), uno dei figli di Rosa che aspira ad avere dei bambini. Rosa deve occuparsi della famiglia e di suo fratello Antonio (Gérard Meylan), il cui nome non per caso è identico a quello di Gramsci, tassista comunista alle prese con problemi di cuore.
Dopo le delusioni della politica l’esistenza di Rosa procede senza disinganni, ma un giorno incontra Henri (Jean-Pierre Darroussin), padre della sua futura nuora e, senza averlo messo in conto, si innamora perdutamente. Non è facile per una donna non più giovane rivivere un’esperienza che considerava perduta: la paura di mostrare il corpo, il dover renderne conto ai figli, la spingerebbero a censurare un sentimento che la fa sentire inadeguata. La sua vita vacilla. Tra l’impegno sociale e un nuovo amore riuscirà Rosa a far quadrare il cerchio?
La ricchezza di “E la festa continua!” sta nella capacità del regista di rivelare le sfumature, la potenza e l’ambivalenza dei sentimenti, senza giudicare, senza sovrastrutture ideologiche, soprattutto senza scindere l’aspetto pubblico da quello privato. Come si suol dire: il privato è politico. Supportato da un cast capace di grande naturalezza, Guédiguian dipinge un corale umano di personaggi credibili. Un film che rinfranca sottolineando l’imprescindibilità della speranza, senza la quale nessuna festa può continuare.
Regia di Robert Guédiguian.
Con Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Lola Naymark, Robinson Stévenin
Titolo originale: Et la Fete Continue!
Genere: Drammatico
Francia, Italia, 2023
Durata: 106 minuti.
Distribuito da Lucky Red.
Oggi in 114 sale cinematografiche