Lunedì 26 febbraio il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha avanzato la possibilità di inviare truppe occidentali in Ucraina. La dichiarazione è stata rilasciata nell’ambito della conferenza a sostegno di questo paese, che dal 22 febbraio 2022 deve far fronte all’invasione del suo territorio da parte della Russia. È evidente che tale dichiarazione non trova l’unanimità nella classe politica francese. Anzi, si è verificato l’effetto opposto. Inoltre, secondo un sondaggio pubblicato mercoledì 28 febbraio, il 76% dei francesi è contrario all’invio di truppe francesi in Ucraina.
“Oggi non c’è consenso sull’invio di truppe di terra in modo ufficiale e sostenuto. Ma dal punto di vista dinamico, nulla deve essere escluso”, ha dichiarato lunedì 26 febbraio il Capo di Stato francese di fronte agli alleati dell’Ucraina riuniti a Parigi, prima di aggiungere: “faremo tutto il necessario affinché la Russia non possa vincere questa guerra.”
Tutti, dall’estrema destra alla sinistra antiliberale, hanno condannato fermamente le dichiarazioni di Emmanuel Macron, compreso l’invio di truppe occidentali in Ucraina.1
Le dichiarazioni presidenziali hanno provocato una reazione nell’estrema destra. “Non so se tutti si rendono conto della gravità di una simile affermazione”, dichiara Marine Le Pen, l’ex presidente del gruppo Rassemblement National (RN) all’Assemblea Nazionale. “Emmanuel Macron interpreta il signore della guerra, ma è della vita dei nostri figli che parla con tanta noncuranza”, ha aggiunto. L’attuale presidente di RN, Jordan Bardella, ha criticato Emmanuel Macron per aver “perso la calma”. “Sventolare lo spettro di un impegno delle nostre truppe contro una potenza nucleare è un atto tanto grave quanto imprudente”, ha giudicato.
La destra liberale ha espresso la sua preoccupazione. “La dichiarazione di Emmanuel Macron, carica di terribili conseguenze, è stata fatta senza il minimo dibattito parlamentare. Questa posizione è davvero ben pensata?”, ha rimarcato Eric Ciotti, presidente dei Repubblicani (LR), partito della destra storica. Bruno Retailleau, capogruppo dei senatori dei Repubblicani, si è detto “sbalordito” dalle dichiarazioni presidenziali prima di aggiungere “L’entrata in guerra della Francia contro la Russia sarebbe una follia dalle conseguenze incalcolabili”.
Neanche l’opposizione di sinistra ha risparmiato le critiche. Dopo aver ritenuto che una guerra con la Russia sarebbe una “follia”, il segretario del Partito Socialista, Olivier Faure, ha chiesto a Emmanuel Macron “un incontro con i leader dei partiti politici” e “un dibattito strategico informato” in Parlamento.
“Irresponsabile”, ha affermato il comunista Léon Deffontaines. “Mi rifiuto di far parte di una nuova generazione sacrificata” ha reagito, sul social network X, l’ex capo dei Giovani Comunisti, per il quale questa dichiarazione “potrebbe trascinare la Francia e il mondo in guerra”.
Non manca la reazione del principale partito della sinistra antiliberale, La France Insoumise (FI). “L’invio di truppe in Ucraina ci renderebbe belligeranti”, ha denunciato il suo leader Jean-Luc Mélenchon, per il quale la guerra contro la Russia sarebbe una follia. “Questa escalation bellicosa è irresponsabile”, ha ricordato Manon Aubry, deputata FI e presidente del gruppo di sinistra in Parlamento, che si batte per “utilizzare tutta la forza della Francia per agire a favore della pace”. Il deputato FI François Ruffin ha infine accusato il Capo dello Stato di “improvvisare” invitandolo a “discuterne con l’Assemblea nazionale”.
Poche voci sono arrivate a sostegno di Emmanuel Macron. Come il presidente della commissione affari esteri dell’Assemblea nazionale e deputato del Movimento Democratico (MoDem) di centrodestra, Jean-Louis Bourlanges, che afferma “… abbiamo un obbligo di risultato nei confronti dell’Ucraina… Perché è diventata la nostra guerra. In realtà, il nostro problema della sicurezza è diventato la nostra guerra anche se non siamo in guerra. La sconfitta dell’Ucraina sarebbe la nostra sconfitta”.
L’unico leader politico nazionale di questa opinione, Raphaël Glucksmann, leader di Place Publique, piccolo gruppo di centrosinistra, si è espresso diversamente. Invita Emmanuel Macron ad “aumentare enormemente gli aiuti militari all’Ucraina” in modo da “non dover mai impegnare truppe”, prosegue, “… La pace non è sottomissione ai tiranni. Di fronte ai dittatori che scatenano le guerre, la pace richiede che i democratici siano forti”, conclude.
L’assenza di dibattito parlamentare suscita emozione soprattutto tra i rappresentanti dei partiti politici. Le opposizioni temono inoltre il rischio di un conflitto diffuso.
Queste sono le reazioni politiche. Ma cosa ne pensano i francesi?
Un sondaggio2 dell’Istituto CSA, realizzato per CNEWS, Europe 1 e Le Journal du Dimanche, pubblicato mercoledì 28 febbraio, annuncia che più di 3 francesi su 4 (76%) ritengono che le truppe militari francesi non dovrebbero essere inviate in Ucraina. Tuttavia, il 23% degli intervistati pensa il contrario e dichiara che i soldati francesi dovrebbero essere inviati, mentre l’1% degli intervistati non si esprime. Le differenze sono però maggiori suddividendo gli intervistati per età: se tra gli intervistati sotto i 30 anni quasi il 70% risulta contrario all’invio di soldati francesi, nella fascia di età compresa tra 50 e 64 anni circa l’85% ritiene che le truppe francesi non dovrebbero essere inviate in Ucraina, vale a dire 12 punti in più rispetto agli over 65 e 17 punti in più rispetto a quelli di età compresa tra i 18 e i 24 anni.
Se guardiamo ora le opinioni in base alle preferenze politiche, gli intervistati che si identificano con la destra (81%) sono molto più contrari all’invio di soldati francesi in Ucraina; il 76% degli intervistati vicini ai repubblicani si dice contrario a questa possibilità, l’84% dei francesi intervistati vicini al Rassemblement National condivide questa opinione. Le percentuali oscillano notevolmente anche all’interno della sinistra (67% “no” in totale), dove i sostenitori del Partito socialista sono solo il 65% a dichiararsi contrario all’invio di truppe francesi in Ucraina, mentre il 78% degli intervistati vicini a Europe Écologie-Les Verts condivide questa opinione.
In sintesi, vediamo che la classe politica e l’opinione pubblica francese sono relativamente in sintonia, ed è abbastanza raro da sottolinearlo. Una maggioranza di tre quarti è contraria all’invio di truppe francesi o occidentali in Ucraina.
NOTE:
1- https://www.lesechos.fr/politique-societe/politique/troupes-alliees-en-ukraine-les-declarations-demmanuel-macron-suscitent-lire-des-oppositions-2078905
2- https://rmc.bfmtv.com/actualites/international/guerre-en-ukraine-quel-effect-apres-les-propos-d-emmanuel-macron-sur-les-troupes-au-sol_AV-202402280260.html
Traduzione dal francese di Enrica Marchi. Revisione di Thomas Schmid.