Il 14 marzo sarà ricordato come una giornata storica dalla comunità Lgbtqia+ del Giappone, grazie a due sentenze emesse dal Tribunale distrettuale di Tokio e dall’Alta corte di Sapporo.
Il Tribunale distrettuale della capitale ha stabilito che la legislazione vigente, che non riconosce il matrimonio tra persone dello stesso sesso, non trova giustificazione alla luce della dignità delle persone e dell’uguaglianza tra i sessi: pertanto, dev’essere considerata una violazione dell’articolo 24.2 della Costituzione.
Contemporaneamente, l’Alta corte di Sapporo ha dichiarato incostituzionali le norme del Codice civile e della Legge sul registro delle famiglie in quanto non riconoscono il matrimonio egualitario, violando in questo modo gli articoli 24.1, 24.2 e 14.1 della Costituzione.