« Nonostante gli annunci dei decisori europei fatti all’epoca, la legge sull’intelligenza artificiale non vieterà la maggior parte delle pratiche pericolose di sorveglianza biometrica di massa (BMS). Al contrario, introdurrà – per la prima volta nell’UE – condizioni sulle modalità di utilizzo di questi sistemi » [1]. L’allarme è lanciato dalla coalizione “Reclaim Your Face” che sostiene da tempo che « le pratiche BMS non trovano posto in una società democratica ».
La coalizione aveva lanciato nel 2021 una petizione alla Commissione Europea (“Iniziativa Cittidini Europei” – ICE) per imporre il “il divieto delle pratiche di sorveglianza biometrica di massa”; l’iniziativa degli attivisti però aveva raggiunto appena 78.092 firme del milione necessario.
Secondo le diverse ONG che compongono la coalizione, « la polizia e le autorità pubbliche hanno già a portata di mano così tante informazioni su ciascuno di noi; non hanno bisogno di essere in grado di identificarci e profilarci in continuazione ». Sotto la pressione dei rappresentanti delle forze dell’ordine, il Parlamento è stato costretto ad accettare solo deboli limitazioni alle pratiche invasive di BMS.
Lamentano gli attivisti del diritto umano alla privacy che « l’AI Act è destinato a essere un’occasione mancata per proteggere le libertà civili » se, nella primavera del 2024, i membri del Parlamento europeo (MEP) e i ministri degli Stati membri dell’UE voteranno di accettare l’accordo finale.
Non è da escludere che, dopo l’approvazione dell’AI Act, di obbligo di sostituzione delle password dei servizi digitali con l’uso dei dati biometrici.
La democrazia, o la sua parvenza formale, sono in pericolo: « i nostri diritti di partecipare a una protesta, di accedere all’assistenza sanitaria riproduttiva o persino di sedere su una panchina potrebbero ancora essere messi a repentaglio da una sorveglianza biometrica pervasiva ». La legge sull’IA consentirà pure – avvisa la coalizione “Reclaim Your Face” – « molte forme di riconoscimento delle emozioni – come l’uso da parte della polizia di sistemi di IA per prevedere chi dice o non dice la verità – nonostante questi sistemi non abbiano alcuna base scientifica credibile ».
Come sempre sono le “emergenze”, vere e artificiali, a sostenere lo sviluppo di processi sempre meno libertari: « in vista delle Olimpiadi e delle Paraolimpiadi di Parigi di quest’anno, la Francia ha lottato per preservare o espandere i poteri dello Stato di sradicare il nostro anonimato negli spazi pubblici ».
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Fonti e Note:
[1] Reclaim your face, 18 gennaio 2024, “Il regolamento UE sull’IA non vieterà il monitoraggio biometrico di massa”.