In una dichiarazione congiunta con Centre for Reproductive Rights, Women’s Link Worldwide e Front Line Defenders, Amnesty International ha espresso soddisfazione per la sentenza emessa il 17 gennaio da un tribunale di Andorra, che ha assolto l’attivista per i diritti delle donne Vanessa Mendoza Cortés dall’accusa di diffamazione.
Mendoza Cortés, presidente dell’organizzazione non governativa Stop alla violenza, era stata denunciata per “reato contro il prestigio delle istituzioni” per aver dichiarato nel 2019, di fronte al Comitato delle Nazioni Unite sull’eliminazione della discriminazione contro le donne, che ad Andorra è impossibile abortire.
Inizialmente, le accuse di diffamazione erano tre. Poi, dopo le proteste internazionali, le due che prevedevano condanne al carcere erano state ritirate.
Per la terza, se giudicata colpevole, Mendoza Cortés, avrebbe rischiato una multa di 6.000 euro, più altri 6.000 euro di risarcimento danni e sei mesi di interdizione dai pubblici uffici.