Dichiarazione di Silvia Paoluzzi Segretaria Nazionale Unione Inquilini
Se nella legge di Bilancio le politiche abitative non hanno trovato spazio, nel dibattito parlamentare l’intero arco dell’opposizione ha tentato di aprire un varco emendando la serratissima manovra economica del Governo Meloni.
In primis con il testo a prima firma dell’Onorevole Santillo del M5S che prevede, il finanziamento, a partire dal 2024 e non dal 2027, come voleva il Governo, della riqualificazione di immobili pubblici da destinare ad alloggi Erp. Nei contenuti si riprendono le iniziative Unione Inquilini e anticipando le date si preme sull’impellenza di intervento sulla questione.
Anche Pd e Alleanza Verdi e Sinistra hanno presentato dei testi similari, uno approvato l’altro bocciato, che ricalcano la proposta Unione Inquilini di destinare i proventi dell’evasione fiscale da parte della piattaforma degli affitti turistici Airbnb ai comuni per poter far fronte alla precarietà abitativa rifinanziando contributo affitto e morosità incolpevole.
Gli odg sia accolti che non accolti dal Governo sono stati approvati hanno riportato nell’agenda politica del Governo e del Parlamento le necessità reali delle famiglie nel nostro Paese. Un Governo che avrebbe preferito gettare nell’oblio la questione abitativa, questione che invece ha bisogno di mobilitazioni unitarie che vedano protagonisti i precari e tutte le forze sociali.
Ci chiediamo se al tavolo del Ministro Salvini, alla presenza di imprenditori e immobiliaristi, che si riunirà il 16 gennaio 2024 arriveranno anche le istanze di un Paese reale che spera in un 2024 giusto per realizzare il grande sogno di centinaia di migliaia di famiglie in precarietà abitativa, quello dell’affermazione del diritto alla casa.
Resta un governo che nel 2023 e 2024 non ha rifinanziato i fondi contributi affitto e morosità incolpevole e non ha messo un centesimo di euro sulle politiche abitative pubbliche un governo che merita carbone nero, mentre noi siamo per la decarbonizzazione e lotteremo per il diritto alla casa anche nel 2024.