Gli Stati Uniti hanno annunciato ieri « l’istituzione dell’Operazione “Prosperity Guardian”, una nuova importante iniziativa di sicurezza multinazionale che si concentra sulla sicurezza nel Mar Rosso » [1].
L’operazione “Prosperity Guardian” riunisce, oltre gli stessi Stati Uniti, anche diversi altri Paesi, tra cui Regno Unito, Bahrein, Canada, Francia, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Seychelles e Spagna: « l’obiettivo – spiega il comunicato dell’Impero – è quello di garantire la libertà di navigazione per tutti i Paesi e di rafforzare la sicurezza e la prosperità regionale ».
« Nelle prossime ore, l’Italia invierà nel Mar Rosso la Fremm (fregata europea multi-missione) “Virginio Fasan”, per contrastare l’attività terroristica di destabilizzazione degli Houthi », ha in proposito dichiarato il ministro della difesa Guido Crosetto oggi, dopo aver ricevuto apposite le disposizioni in videochiamata [vedi sotto] da parte del Segretario alla Difesa degli Stati Uniti d’America, Lloyd Austin [2].
Spiega il giornale RT che la decisione dell’Impero Statunitense è avvenuta dopo « una serie di attacchi missilistici e con droni lanciati dai ribelli Houthi dello Yemen ha allontanato i principali operatori di trasporto e la società petrolifera BP dalla rotta marittima chiave » [3].
A causa di tale decisione, « i prezzi del Brent, uno dei principali benchmark internazionali del greggio, sono aumentati di quasi il 3% in seguito alla notizia », riporta ancora RT. Nel frattempo anche « MSC – società di trasporto containers – ha dichiarato che la sospensione delle rotte del Mar Rosso ». Ma, aggiunge RT, « circa un sesto del traffico marittimo commerciale mondiale passa di solito attraverso lo stretto di Bab-al-Mandeb, dal Mar Rosso al Golfo di Aden ». In sostanza lo Yemen e i dirimpettai Somalia, Gibuti ed Eritrea sono i portieri di questo tratto così importante di mare.
« Gli Houthi hanno difeso i loro attacchi come ritorsione giustificata per “l’oppressione del popolo palestinese”. Tali imbarcazioni sono obiettivi legittimi finché Gerusalemme Ovest compie “brutti crimini… contro i nostri fratelli di Gaza e della Cisgiordania” », spiega sempre RT. La risposta USA non si è fatta attendere: ancora RT informa che « sabato mattina il cacciatorpediniere USS Carney ha sventato un attacco abbattendo 14 droni Houthi nel Mar Rosso ».
Già, a metà del mese scorso gli Houthi « hanno lanciato una serie di attacchi con droni e missili contro Israele per la sua guerra contro Hamas, anche se la maggior parte di essi non ha raggiunto gli obiettivi » [4].
« Siamo in possesso di munizioni e attrezzature militari che possono affondare le vostre navi da guerra, sottomarini e portaerei », ha detto lunedì il ministro della difesa dello Yemen, il maggiore generale Mohammad Al-Atifi [5]. « Le forze armate yemenite trasformeranno il Mar Rosso in un cimitero della coalizione guidata dagli Stati Uniti se l’alleanza deciderà di intraprendere qualsiasi azione contro lo Yemen », ha poi aggiunto.
Già a metà novembre, prevedendo l’evolversi della situazione, l’analisista russo Fyodor Lukyanov aveva scritto , tra l’altro, che « l’attuale “Terza guerra mondiale” è destinata a durare a lungo e ad essere dispersa in termini di luoghi ».
Le forze armate del movimento Houthi dal 2014 hanno conquistato il governo del nord est dello Yemen, ove insiste la capitale Sana’a, scacciando il presidente Hadi che, alleatosi con l’Arabia Saudita, e trasferitosi a Aden. Nello Yemen del sud avviava una guerra civile per la riconquista dell’intero Paese. Nel novembre 2017, però, una nuova secessione permetteva la nascita di un nuovo governo a sud, il “Consiglio di Transizione del sud”, guidato dall’ex presidente Ali ‘Abd Allah Saleh, che, a sua volta, scacciava Hadi ad oriente. Tuttavia, militarmente, Saleh e Hadi restano alleati in guerra contro gli Houthi. Ad aumentare la confusione, tra il territorio di Sana’a e quello di Aden s’è realizzata una piccola area governata dal movimento Al-Qaida (AQAP) in guerra contro tutti gli altri.
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Fonti e Note:
Credits: foto Crosetto da Ministero della Difesa. Immagine Golfo di Aden da Wikipedia.
[1] Dipartimento della Difesa USA, 18 dicembre 2023, “Statement from Secretary of Defense Lloyd J. Austin III on Ensuring Freedom of Navigation in the Red Sea”.
[2] Ministero della Difesa, “Nave “Fasan” della Marina Militare nel Mar Rosso per la sicurezza delle rotte mercantili”.
[3] RT, 19 dicembre 2023, “Pentagon launches operation to protect prosperity”.
[4] Agi, 12 novembre 2023, “Così gli Huthi dello Yemen possono colpire Israele”.
[5] Agenzia Iraniana Fars, 19 dicembre 2023, “Yemen Says Will Turn Red Sea into ‘Graveyard’ After US Announces Maritime Coalition”.