Stamattina è arrivata una buona notizia dalla Russia. E’ stato rilasciato Boris Kagarlitsky, il più noto intellettuale marxista russo arrestato mesi fa per la sua opposizione alla guerra. Il processo a Boris Kagarlitsky si è concluso con la condanna a pagare una salatissima multa, ma poteva andare molto peggio visto che l’accusa aveva chiesto una condanna a più di 5 anni di reclusione.

I compagni della piattaforma multimediale democratica e progressista Rabkor fondata da Kagarlitsky scrivono: “Una sentenza senza precedenti per i nostri tempi. I miracoli accadono anche nei momenti più bui della persecuzione politica, soprattutto quando la loro copertura è sostenuta da un ampio sostegno materiale, morale e politico da tutto il mondo! Tuttavia, una multa di 600.000 rubli non è solo un duro colpo per le tasche di Boris Yulievich, ma anche per la solvibilità finanziaria del nostro progetto non così sicuro.”

E’ stata per questo aperta una campagna di sottoscrizioni (https://www.donationalerts.com/r/rabkortv).

Subito dopo l’arresto di Kagarlitsky abbiamo promosso un appello italiano per la sua liberazione pubblicato sul quotidiano Il Manifesto con cui ha collaborato per anni e abbiamo aderito a quello internazionale. Rilanciamo la mobilitazione per il cessate il fuoco e la liberazione dei prigionieri politici in Russia e Ucraina.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea
Eleonora Forenza. segretariato Sinistra Europea coordinamento di Unione Popolare