Il 12 dicembre un tribunale di Fukushima ha condannato tre ex soldati per aggressione sessuale nei confronti di una loro collega, Rina Gonoi, la cui vicenda nel 2022 era diventata nota dopo che lei aveva raccontato tutto in un video su YouTube.
Nel giugno di quest’anno, Gonoi aveva denunciato cinque ex soldati per le conseguenze psicologiche subite a seguito dell’aggressione sessuale e anche il governo per non aver impedito né indagato adeguatamente quanto le era accaduto.
La risposta del governo è stata concreta: ad agosto è stato reso noto un rapporto commissionato dal Ministero della Difesa, dal quale è emersa una cultura di intimidazioni e violenza, anche sessuale, all’interno delle forze armate.
In Giappone in tema di violenza sessuale le cose stanno cambiando: a giugno il Parlamento ha emendato il codice penale riconoscendo che il sesso senza consenso è stupro e ha poi esteso da 10 a 15 anni il periodo entro il quale si può presentare una denuncia per stupro.