Il 13 novembre 2023 è ufficialmente partita la nuova campagna dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba (ANAIC) in collaborazione con MediCuba Europa per aiutare la sanità pubblica nazionale cubana nello sviluppo del vaccino anti-dengue.
Ogni anno l’infermità provocata dal Dengue colpisce un numero sempre maggiore di bambini e anziani, causando elevati costi economici e sociali.
Per questo il Governo Cubano ha deciso di affidare ai suoi prestigiosi Istituti di Ricerca (famosi per aver creato e prodotto 5 vaccini contro la Covid-19) l’obiettivo di sviluppare un vaccino contro il Dengue, ad oggi inedito a livello mondiale. Inedito perché le società capitaliste occidentali esercitano rapporti di forza nell’ambito della salute e ciò ha reso possibile che le politiche sanitarie fossero sempre più dipendenti dalle case farmaceutiche private e dai loro laboratori di ricerca con varie partnership.
Questa situazione, oltre ad impedisce lo sviluppo di una sana ricerca scientifica pubblica non dipendente dal profitto, si riversa sulle malattie dei cosiddetti “Paesi del Terzo Mondo” che si trovano a non avere strumenti tecnici per affrontarle a causa della visione strettamente euro-anglo-centrica della ricerca biomedica occidentale.
In un rapporto di Medici Senza Frontiere, intitolato Fatal Squilibrio (2001) sullo studio delle malattie trascurate, si conclude che “le malattie che colpiscono principalmente i poveri sono poco studiate e quelle che colpiscono solo i poveri non sono affatto indagate”.
Questo è quello che è stato chiamato lo “squilibrio 10/90”, ovvero solo il 10% della ricerca sanitaria globale è dedicato alle malattie che colpiscono il 90% dei pazienti del mondo (malaria, tubercolosi, malattia del sonno (tripanosomiasi africana), malattia di Chagas , Malattia di Buruli, dengue, leishmaniosi, lebbra, filariosi, schistosomiasi). Al contrario, il 90% della ricerca è dedicato ad altre “priorità” molto più redditizie come i trattamenti per l’impotenza, l’obesità e l’insonnia che colpiscono il 10% della popolazione, cioè il Primo Mondo.
La ricerca dell’industria farmaceutica nelle economie capitaliste è infatti guidata esclusivamente dal potenziale beneficio economico che si può ottenere, per questo motivo non ha mai avviato una ricerca sul vaccino contro la dengue.
Nella sanità e nella ricerca biomedica cubane, le case farmaceutiche private occidentali sono fuori da questo gioco proprio perché il welfare state cubano si fonda sull’idea che la salute sia un diritto universale e non una merce da vendere. Forse è proprio questa la differenza tra le democrazie liberali e le democrazie socialiste di base.
Vincere la sfida significherebbe per Cuba, e per molti altri “Paesi in via di sviluppo”, un ulteriore passo verso il benessere della popolazione e l’autonomia della nazione. Una vittoria di quello che molti, in modo dispregiativo, chiamerebbero terzomondismo.
Diamone la massima diffusione del messaggio che segue. Contiamo sul lavoro di tutte le amiche e gli amici, i compagni e le compagne di Cuba. Cuba ha bisogno di noi.
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“Erogazione liberale sostegno sanità cubana”
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https://italiacuba.it/2023/06/13/un-vaccino-contro-il-dengue/