Pressenza ripropone, in 10 capitoli, il dossier «Palestina: la pace attraverso il diritto» pubblicato nel luglio 2022 da ritimo. Ecco il capitolo 2:

Il territorio palestinese

A partire dagli accordi di Oslo del 1993, la Cisgiordania risulta suddivisa in tre zone:

  • La zona A, che copre il 18% della Cisgiordania e comprende le sette grandi città palestinesi.
  • La zona B, che comprende la maggior parte delle restanti località palestinesi (il 22% della Cisgiordania), ad eccezione di alcuni villaggi e campi profughi. Sulla carta, l’Autorità palestinese è responsabile dell’amministrazione, mentre Israele conserva una responsabilità preponderante per le questioni legate alla sicurezza.
  • La zona C, sotto il controllo totale di Israele sia per quanto concerne la sicurezza che l’amministrazione. Costituisce la più grande porzione di territori della Cisgiordania (il 60%). È l’unica zona a beneficiare di una continuità territoriale, circondando e dividendo le zone A e B. La maggior parte delle terre fertili e delle risorse della Cisgiordania si trovano in questa zona. La Valle del Giordano ricade per l’88% nella zona C.

La Striscia di Gaza è sotto il blocco israeliano dal 2007, cioè da quando Hamas è al potere.

Autorità palestinese

Presidente: Mahmoud ABBAS (dal 2005)

Primo ministro: Mohammad Ibrahim SHTAYYEH (dal 14 aprile 2019)

Dati   

                                                        Cisgiordania              Gaza         Cisgiordania + Gaza

Superficie in km2                                   6020                    365                  6385

Popolazione in milioni (2020)             3,3                        1,8                    4,8

Densità popolazione (abit/km2)         532                     5324                 823

Popolazione con meno di 18 anni: 47% (2020)

Aspettativa di vita: 72 anni per gli uomini e 75 anni per le donne (2019)

Indice di alfabetizzazione: 96,9%

Indice di sviluppo umano: 0,686/119esimo posto (2020)

Lingua ufficiale e utilizzata: arabo

Sono più di 5,6 milioni i palestinesi sparsi nel mondo, di cui 3,2 milioni sono rifugiati in Giordania, Siria e Libano.
Poco più di 1,5 milioni di palestinesi sono cittadini dello Stato di Israele.
A marzo 2021, erano 4.400 i palestinesi detenuti nelle carceri israeliane.

Capitale: i principali Ministeri si trovano a Ramallah. Gerusalemme-Est dovrebbe essere la capitale del futuro Stato palestinese. La Francia e l’Ue sostengono che Gerusalemme-Est debba diventare capitale dei due Stati, Israele e Palestina, nell’ambito di un accordo di pace giusta e duratura.

Città principali: Gaza City, Hebron, Nablus, Jenin, Betlemme, Gerusalemme-Est e Ramallah. Il 76,7% dei palestinesi vive nelle città.

Disoccupazione: Cisgiordania: 16,9 % – Gaza: 44,7 % (2021) [1]

Indice di povertà: Cisgiordania: 13,9% – Gaza: 53% (2020, PBCS) [2]Secondo l’UNRWA [3], l’80% della popolazione di Gaza dipende dagli aiuti umanitari. L’insicurezza alimentare colpisce il 60% degli abitanti di Gaza e il 40% dei palestinesi della Cisgiordania (PAM, 2022).

Economia

PIL Cisgiordania (milioni di dollari): 12 998 (PIL Israele nel 2014: 397 935) – (Banca mondiale, 2019)
Il 16,3 % del PIL palestinese proviene dai trasferimenti di denaro della diaspora (Banca mondiale, 2019) [4]

Tasso di crescita: 2% in Cisgiordania e -6 % a Gaza (Banca mondiale 2018)
Gaza e Cisgiordania: -11,5 % (UNCTAD, 2020)

Percentuale dei settori che partecipano al PIL (previsioni 2022, PCBS [5]) :
Servizi: 59,1 %
Industria: 11,6 %.

Note

[1https://documents1.worldbank.org/curated/en/443631635864878225/pdf/Economic-Monitoring-Report-to-the-Ad-Hoc-Liaison-Committee.pdf

[2https://mppn.org/wp-content/uploads/2020/06/book2524-Palestine-28-48.pdf

[3] United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East (Agenzia delle Nazioni Unite di soccorso e lavori per i rifugiati palestinesi in Medio Oriente)

[4https://documents1.worldbank.org/curated/en/989721587512418006/pdf/COVID-19-Crisis-Through-a-Migration-Lens.pdf (p.23)

[5https://www.pcbs.gov.ps/statisticsIndicatorsTables.aspx?lang=en&table_id=1160

Fonti: Piattaforma delle ONG per la Palestina; Ministero degli Affari Esteri della Francia; Palestinian Central Bureau of Statistics (PCBS); worldbank.org

Questo documento è a disposizione secondo i termini contenuti nell’ Attribution – Pas d’Utilisation Commerciale – Pas de Modification 3.0 non transposé (CC BY-NC-ND 3.0).

Traduzione dal francese di Ada De Micheli. Revisione di Thomas Schmid.


Il precedente capitolo del dossier già pubblicato:

https://www.pressenza.com/it/2023/11/palestina-la-pace-passa-attraverso-il-diritto-introduzione-1/

L’articolo originale può essere letto qui