Il 10 e l’11 aprile 2015 si è tenuto nell’Espacio Mujer Madrid, nel quartiere di Vallecas, il VII Forum per la Nonviolenza, organizzato da Mondo senza Guerre e senza Violenza in collaborazione con il periodico “Vallecas VA”.
Le due giornate sono state ricche di attività, con conferenze, dibattiti, seminari e proiezione di documentari e film legati alla nonviolenza. Hanno partecipato relatori di diversi paesi, dall’Ecuador alla Grecia, dall’Italia alla Francia e alla Spagna, presentando la nonviolenza in tutte le sue sfaccettature e in tutti gli ambiti possibili, con l’obiettivo di creare una coscienza mondiale ispirata al Movimento Umanista.
Lo spagnolo Luis Bodoque ha toccato il tema del consenso, dando un’importanza particolare al dialogo e presentando un seminario che si può applicare alla vita quotidiana, ma anche alle Assemblee Cittadine tanto diffuse in questo momento. Rafael de la Rubia ha illustrato il progetto di formazione di Scuole – Laboratorio tenutosi con grande successo nel Salvador, che proseguirà quest’estate in Spagna e in ottobre e novembre in Honduras.
Il famoso attore Alberto Ammann è intervenuto prima della proiezione del film Invasor, sostenendo l’importanza della nonviolenza nella società in generale e nell’esercito in particolare, tema centrale del film.
L’italiana Tiziana Volta ha raccontato l’esperienza di un percorso di riabilitazione, riconciliazione e pace all’interno del carcere circondariale di Torino attraverso il Kaki Tree Project, il caco che è sopravvissuto all’attacco atomico del 1945. I detenuti sono diventati parte attiva di questo percorso e l’Albero della Pace di Nagasaki ha offerto un’eccezionale opportunità di incontro e confronto tra interno ed esterno.
Durante l’atto di chiusura si è annunciata la terza edizione di FICNOVA, Festival Internazionale di Cinema della Nonviolenza Attiva. La scadenza per iscriversi è il 31 luglio, anche se le opere premiate si conosceranno solo in ottobre.
I prossimi forum si terranno nella Murcia, come prossima sede spagnola, a Guayaquil, Ecuador, in novembre e a Brindisi nel gennaio 2016.
La scelta di quest’ultima città ha un significato particolare non solo per l’Italia: si tratta di un porto nucleare e anche di una meta per chi fugge da miseria e guerra in cerca di una vita dignitosa. Inoltre nel parco del Cillarese, oasi naturale cittadina, crescerà il giuggiolo di Hiroshima, uno degli alberi sopravvissuti all’attacco atomico dell’8 agosto 1945. Il 25 aprile, nel settantesimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, i semi giunti dal Giappone verranno consegnati alla città.