L’équipe di Medici Senza Frontiere (MSF) sta offrendo assistenza medica alle 301 persone arrivate stamattina al Centro di Primo Soccorso e Assistenza di Pozzallo nell’ultimo dei numerosi sbarchi di questi giorni, che hanno visto un drammatico aumento di persone recuperate – e decedute – nel disperato tentativo di raggiungere l’Europa. Tra loro ci sono 45 donne, 23 minori, tante famiglie con bambini anche piccoli, provenienti prevalentemente da Eritrea e Somalia. Tre donne incinte sono state trasferite in ospedale.
“Siamo stremati” ha detto Chiara Montaldo, capoprogetto di MSF in Sicilia. “Stiamo ancora assistendo le persone arrivate a Pozzallo durante lo sbarco del 14 aprile: 373, di cui molte si trovano ancora qui. Oggi questo nuovo arrivo. È una situazione drammatica, che si ripeterà più e più volte lungo tutta la stagione estiva e oltre, finché queste persone non avranno un modo sicuro per raggiungere protezione e assistenza.”
Dato l’aggravarsi della situazione nel Mediterraneo e considerato il possibile aumento delle persone in fuga dalle coste libiche nelle prossime settimane, MSF ha deciso di rafforzare la propria azione di ricerca e soccorso in mare con una seconda nave, che a partire da maggio sarà di stanza nel Mediterraneo centrale. Un’attività che si aggiunge all’operazione congiunta con il Moas (Migrant Offshore Aid Station) annunciata nei giorni scorsi.
“È una crisi inaccettabile e nelle prossime settimane potrebbe peggiorare” ha dichiarato Loris De Filippi, presidente di Medici Senza Frontiere. “Di fronte a migliaia di persone disperate in cerca di protezione, l’Europa chiude i confini nel vano tentativo di tenerle lontane e le costringe a rischiare la vita nel Mediterraneo. Come organizzazione medico-umanitaria, non possiamo accettare che queste persone continuino a morire in mare. Salvare le loro vite è un imperativo da cui non possiamo prescindere.”
Per MSF l’attuale situazione nel Mediterraneo è una crisi umanitaria creata dalle politiche europee. All’Europa, e al governo italiano, MSF chiede vie legali e sicure perché le persone in cerca di protezione possano raggiungere il continente, il ripristino di attività di ricerca e soccorso in mare e piani di emergenza per garantire sempre adeguate condizioni di accoglienza.
Sono le richieste della campagna #Milionidipassi che MSF dedica alle persone in fuga, con un appello all’opinione pubblica e ai governi perché venga garantito il diritto di tutti ad avere salva la vita. www.milionidipassi.it