In Québec un numero crescente di persone soffre di insicurezza alimentare. Poiché il governo del Québec si è privato di entrate significative riducendo le tasse sui più abbienti nell’ultimo bilancio, non dovrebbe riorientare le sue politiche verso l’aumento delle risorse finanziarie delle famiglie meno abbienti?  

Aumento dell’insicurezza alimentare

L’insicurezza alimentare riguarda chi non è sicuro o in grado di procurarsi cibo in quantità e qualità sufficienti, arrivando al punto di privarsi dei pasti per uno o più giorni, perdendo così peso, per mancanza di risorse economiche.

Secondo Statistique Canada, la percentuale della popolazione del Québec che soffre di insicurezza alimentare è aumentata dal 12,7% nel 2020 al 14,7% nel 2021. Si tratta di un aumento di 175.000 persone in un solo anno, che porta il numero di persone colpite a 1.265.000 nel 2021. [1] E questo tasso continua ad aumentare. Secondo l’indagine più recente dell’Istituto Nazionale di Sanità Pubblica del Québec (INSPQ), la percentuale di adulti del Québec vittime dell’insicurezza alimentare è aumentata dal 16% al 24% da giugno 2021 a marzo 2023, portando il numero di adulti colpiti a 1.683.435[2].

Povertà crescente 

L’aumento dell’insicurezza alimentare può essere spiegato da una serie di eventi che hanno impoverito un numero crescente di persone negli ultimi anni. Innanzitutto c’è stata la fine degli aiuti legati alla pandemia (come l’Indennità d’urgenza canadese) nel 2021, mentre il tasso di occupazione [3] è tornato ai livelli pre-pandemici solo nel 2023. Secondo l’ultimo sondaggio INSPQ, nel 2023 più della metà delle persone colpite da insicurezza alimentare ha perso il lavoro o era in congedo per malattia.

A ciò si aggiunge l’elevata inflazione dal 2022, ancora persistente nel settore alimentare e immobiliare. E dato che queste due categorie occupano un posto significativo nel bilancio delle famiglie svantaggiate, l’aumento del prezzo degli alloggi costringe queste persone a ridurre la parte del budget destinata al cibo, incrementando ulteriormente l’insicurezza alimentare.

Se le persone soffrono la fame è perché il loro reddito non è congruo all’attuale costo della vita. Che si tratti di lavorare a tempo pieno con un salario minimo, di essere beneficiario di uno dei vari programmi di assistenza sociale o addirittura della Pensione di vecchiaia e il Sistema pensionistico del Québec, il reddito fornito da queste misure è spesso insufficiente per sfuggire alla povertà. Questo è il motivo per cui il livello di povertà in Québec non è realmente diminuito da vent’anni.

Le soluzioni 

Grazie a una tradizione di solidarietà umana, il Québec conta 32 banchi alimentari, ai quali sono associate circa 1.200 organizzazioni comunitarie. Tuttavia, l’aumento dell’insicurezza alimentare ha portato a un aumento del 35% delle richieste negli ultimi tre anni, rendendo difficile per i banchi alimentari soddisfarle. Da qui l’aiuto di 34 milioni di dollari (in cinque anni) concesso loro recentemente dal governo del Québec.

Per affrontare in modo sostenibile l’insicurezza alimentare sono necessarie misure più strutturali, come l’attuazione di un programma di alimentazione nelle scuole pubbliche, come esiste in 161 paesi. Secondo il Programma Alimentare Mondiale (WFP), i vari programmi di pasti scolastici gratuiti contribuiscono a migliorare la salute fisica e mentale dei bambini che vivono in povertà, e quindi il loro sviluppo cognitivo e il rendimento scolastico.

Più in generale, è sradicando la povertà che l’insicurezza alimentare diminuirà in modo significativo. Per fare ciò si presentano due strade. A breve termine, gli importi versati dai vari programmi sociali e pensionistici, nonché il salario minimo, dovranno essere indicizzati al costo della vita. Nel medio e lungo termine, dobbiamo stabilire un reddito minimo garantito. Un timido passo in questa direzione è stato fatto con il nuovo programma di reddito di base in Québec, la cui assistenza finanziaria è superiore alle prestazioni di assistenza sociale, ma che è valida solo per coloro che hanno avuto gravi impedimenti di lavoro per almeno 66 mesi nei 72 mesi precedenti. Non si dovrebbe in primo luogo eliminare questo periodo di vincoli, e in secondo luogo estendere questo programma a tutte le persone che vivono di assistenza sociale, sulla base del reddito sostenibile sviluppato dall’Istituto di ricerca e informazione socioeconomica (IRIS) [4].

Abbiamo i mezzi?

La fame non deve esistere nel mondo, tanto meno in un paese ricco. Se alcuni si chiedono se ne abbiamo i mezzi, è chiaro che i governi che si sono succeduti negli ultimi venticinque anni hanno trovato i mezzi per ridurre le tasse di diversi miliardi di dollari. Nell’ultimo bilancio, il governo del Québec ha aggiunto un ulteriore tassello riducendo le tasse di 1,7 miliardi di dollari all’anno (9,2 miliardi in sei anni). Tuttavia, questo taglio fiscale è particolarmente scioccante perché avvantaggerà ulteriormente le persone che guadagnano 98.500 dollari o più, che beneficeranno del 24% del taglio fiscale, pur rappresentando solo il 12,4% dei contribuenti; dall’altro lato, il 35% dei contribuenti meno abbienti non ne trarrà alcun beneficio in quanto il loro reddito è già troppo basso per pagare le tasse. Ancora una volta, i funzionari eletti che ci governano hanno perso una grande opportunità di mediare a favore dei più bisognosi che soffrono la fame.

Alain Dumas

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Fonti

[1] Statistique Canada, tabella: 13-10-0835-01, 2 maggio 2023.

[2] Pandemia e insicurezza alimentare, INSPQ, 21 marzo 2023.

[3] Percentuale di persone che lavorano nella popolazione dai 15 anni in su.

[4] Philippe Hurteau, Reddito sostenibile 2019: da dove inizia l’uscita dalla povertà? IRIS, 3 maggio 2019.

Traduzione dal francese di Enrica Marchi. Revisione di Thomas Schmid.

L’articolo originale può essere letto qui