Nello stesso giorno in cui la giudice di Catania Iolanda Apostolico torna a smantellare il decreto Cutro, decidendo di non convalidare il trattenimento di quattro tunisini nel CPR di Pozzallo disposto dal questore di Ragusa, la narrazione tossica e la macchina del fango scatenate dal governo e dai media di destra ricevono un altro duro colpo: Mimmo Lucano è stato condannato a un anno e sei mesi (con pena sospesa) per il reato di abuso d’ufficio dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria, che lo ha assolto dal reati più gravi e gli altri 17 imputati sono stati assolti.
Una decisione clamorosa, che riduce a un decimo la pena richiesta dall’accusa e ribalta la sentenza di primo grado, con l’incredibile condanna di Lucano a 13 anni e 2 mesi.
Le decine di attivisti radunati per tutto il giorno a Reggio Calabria in attesa della sentenza hanno festeggiato la notizia, così come quelli rimasti a Riace per stare vicini a Mimmo Lucano, che non era presente in aula.